SAN PAOLO - È già in Brasile, con 8mila persone, ma punta a crescere molto di più il gruppo Almaviva di Roma (call center e infomatica). Per ora l'azienda ha alcuni call center, tra San Paolo e Belo Horizonte, avviati 3 anni fa. Ma la crescita vorticosa dell'Ict, che galoppa in Brasile a oltre il 15% l'anno, sta spingendo il presidente, Alberto Tripi, ad ampliare il raggio d'azione anche nel settore dell'informatica.
«Stiamo esaminando alcune imprese con cui decidere una joint venture, puntiamo a stringere entro l'anno», dice Tripi, che ieri ha avuto una serie di incontri con possibili partner. Gli ambiti di attività potrebbero essere la pubblica amministrazione, la contabilità dello stato, ma anche settori industriali, ricalcando il business italiano. Il Brasile, per ora, è meno del 10% del fatturato complessivo del gruppo, 60 milioni di euro, a fronte di 650. Ma le chance di crescita sono molto consistenti.
C'è spazio anche nel settore del wellness. E i due prossimi eventi sportivi, i Mondiali di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016, sono un'opportunità importante per la Technogym di Nerio Alessandri. Technogym è già stata fornitore ufficiale delle ultime quattro Olimpiadi. «Dopo Pechino abbiamo raddoppiato il nostro fatturato in Cina», dice Alessandri. Con il Brasile si potrebbe andare ancora oltre: l'azienda è nel paese da 12 anni, con servizi di manutenzione e formazione per i trainer e per i club manager. I
l giro d'affari è ancora piccolo, circa 10 milioni di euro su un fatturato complessivo di 400. In prospettiva la crescita è consistente: c'è molta richiesta da parte degli alberghi, ma anche da parte delle società di real estate: «Per i problemi di sicurezza, aumentano le palestre dei condomini», dice Alessandri. Nei due giorni della missione i manager di Technogym si sono incontrati con catene alberghiere e immobiliaristi. Il progetto è di aprire nel 2010 due showroom, uno a San Paolo e l'altro a Rio.
Dall'innovazione a un settore tradizionale come l'alimentare. Proprio all'agroindustria nella missione è stato dedicato un focus. E a San Paolo, per allargare il business, è arrivata anche la Medeghini, azienda lombarda di produzione di formaggi (400 milioni di euro di fatturato). È già presente in Brasile, ma con poche quantità. L'idea è di crescere, anche se per ora solo con l'export. Poi si vedrà se passare anche alla produzione. Le potenzialità ci sono tutte: certo, i dazi alti e un po' di ostruzionismo alle dogane sono ancora problemi che frenano la crescita.
