«Il peggio della crisi é alle spalle. Andiamo verso un ritorno molto graduale alla crescita, ma senza creazione di posti di lavoro». Lo ha
detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, nel suo intervento all'assemblea degli industriali romani. I prossimi mesi, ha detto la leader degli industriali «saranno complicati. Dovranno essere gestite situazioni di ristrutturazione, riconversione e anche di chiusura». Marcegaglia ha quindi chiesto l'impegno di tutti, «degli imprenditori, della politica, delle istituzioni, dei sindacati», per uscire dalla crisi e avviare una fase nuova.
«È arrivato il momento di cambiare marcia tutti insieme, serve uno sforzo corale di tutto il Paese». Per la presidente di Confindustria la priorità è «proiettare e progettare il nostro futuro». Secondo la leader degli industriali, «rimanere fermi e legati al passato non va bene perchè rischiamo di condannarci a una crescita troppo bassa. Stare fermi in una logica di inerzia non è una soluzione per il Paese». È necessario concentrarsi sui passi da fare per superare la crisi. «Non vogliamo polemiche sterili e conflitti istituzionali, vogliamo che tutti siano fortemente concentrati sulla crisi che è la vera priorità del paese».
Al ministro dell'Economia Giulio Tremonti la Marcegaglia ha chiesto «di aprire un dibattito serio e non demagogico sulla riduzione della spesa pubblica corrente improduttiva per investire quelle risorse in infrastrutture e ricerca per far ripartire il paese». Si tratta, ha spiegato di una richiesta nel medio termine, «non da fare ora in finanziaria». La leader degli industriali ha anche chiesto «stanziamenti per la banda larga, necessaria per l'innovazione delle imprese».
Necessario anche recuperare il gap sulle infrastrutture: «bisogna fare di più». Sulla materia è anche necessaria una semplificazione: «c'è un problema di stanziamento di risorse, ma anche di regole». (N.Co.)