ILSOLE24ORE.COM > Notizie Economia e Lavoro ARCHIVIO

In arrivo 1,1 miliardi da Trento e Bolzano

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
Martedí 01 Dicembre 2009

Chiudere una partita ultratrentennale e recuperare 1,1 miliardi di euro alla causa della finanziaria 2010. È il doppio risultato che il governo porta a casa grazie all'intesa con le province autonome di Trento e Bolzano. A siglarla sono stati ieri, in prefettura a Milano, i titolari dell'Economia e della Semplificazione, Giulio Tremonti e Roberto Calderoli, e i massimi rappresentanti dei due territori speciali, Lorenzo Dellai e Luis Durnwalder.

L'accordo costituisce di fatto il primo tassello di attuazione della legge 42 sul federalismo fiscale. E, secondo Calderoli, «rappresenta il passaggio più importante da quando sono stati approvati, nel 1972, i relativi statuti delle province autonome». A detta dello stesso ministro leghista i due territori «avranno un ulteriore guadagno in termini di autonomia ma nel contempo rinunciano a finanziamenti non più attuali e giustificati e mettono sul piatto della bilancia circa 1.130 milioni di euro, che serviranno a garantire la sanità sul territorio nazionale».

Più nel dettaglio, Trento e Bolzano s'impegnano a lasciare allo stato poco più di 500 milioni di euro a testa. In cambio della rinuncia alla quota dell'Iva sulle importazioni, alla cosiddetta «quota variabile» (una sorta di contributo statale, ndr) su alcuni settori come scuole, strade e motorizzazione, le due province si vedranno assegnare la compartecipazione al 90% su tutte le imposte incassate in loco (inclusi i giochi che finora non erano compresi). Oltre allo sblocco di alcuni rimborsi erariali finora "congelati", completa l'intesa il trasferimento a costo zero di competenze ulteriori a entrambi i territori, come del resto previsto dalla legge 42. Si parla di università e ammortizzatori per Trento mentre di Poste e Rai per Bolzano.

Come confermato dai firmatari i contenuti dell'intesa sottoscritta ieri finiranno presto in un emendamento governativo alla finanziaria così da rimettere da subito in circolo le risorse recuperate. Ma non è questo l'unico trait d'union tra manovra economica e attuazione della riforma federale. Tant'è che una delle proposte di modifica firmate dall'esecutivo e già depositate in commissione Bilancio a Montecitorio, prevede un antipasto di federalismo demaniale, cioè del trasferimento dei beni dal centro alla periferia. Toccherà al ministero della Difesa individuare caserme e altri edifici militari che confluiranno in fondi comuni di investimento immobiliare gestiti in partnership con i sindaci. I beni saranno venduti e i loro proventi serviranno a soddisfare «le esigenze infrastrutturali e alloggiative delle Forze armate».

Grazie alla stessa formula, infine, giungeranno i finanziamenti destinati a Roma capitale: 600 milioni di euro per il solo 2010. ( Eu. B. )

Martedí 01 Dicembre 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio


L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
6 maggio 2010
6 maggio 2010
6 maggio 2010
6 aprile 2010
6 maggio 2010
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-