Dopo una serie di rinvii e una complicata gestazione arriva domani al Consiglio dei ministri il decreto sviluppo, mix di misure fiscali e incentivi. Al primo punto all'ordine del giorno c'è l'esame del dl su «Disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto di frodi fiscali internazionali, nonché di adeguamento alla normativa comunitaria e destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno a settori in crisi».
Sarà poi un decreto di natura non regolamentare del ministero dello Sviluppo economico, da emanare a stretto giro, a recare la lista completa, con relativa ripartizione, e stabilirà gli specifici interventi nonché i criteri e le modalità di erogazione dei contributi (si pensa a bonus diretti, su richiesta, fino ad esaurimento del tetto).
L'ultima versione del testo è estremamente leggera e schematica. Nella precedente bozza di decreto preparata dal ministero dello Sviluppo economico, e passata poi al rigoroso vaglio dell'Economia, era già stato incluso uno schema preciso. Massimo 216 milioni di euro per scooter elettrici o ibridi, elettrodomestici e cucine componibili, acquisto di abitazioni ad alta efficienza energetica, inverter e motori per nautica da diporto. A rimorchi, semirimorchi, macchine per uso agricolo e industriale e gru a torre per l'edilizia una dote massima di 71 milioni. Fino a 13 milioni per agevolazioni destinate a chi effettua investimenti incrementali in pubblicità. Al settore del tessile-moda, con altra copertura, 70 milioni per le spese di ricerca finalizzate alla realizzazione di campionari. Come detto, questo elenco non sarà contenuto nel decreto "light" in esame venerdì, ma dovrebbe essere la cornice su cui lavorare per il provvedimento attuativo.
Cento dei 300 milioni che comporranno il Fondo unico incentivi dovranno arrivare dal ministero dello Sviluppo economico (fino a ieri si lavorava ancora su questa copertura). Duecento milioni saranno invece garantiti direttamente dal ministero dell'Economia attraverso misure fiscali. Oltre alla stretta sulla lotta all'evasione internazionale, alle false compensazioni Iva e alla semplificazione – con l'abolizione delle polizze fideiussorie – delle modalità di accesso all'accertamento con adesione e agli altri strumenti deflativi del contenzioso fiscale, troverebbe conferma anche un potenziamento della riscossione.
Con il ricorso all'informatica potrebbe arrivare a breve la notificazione online delle cartelle esattoriali. Mentre sul fronte internazionale si starebbe lavorando a definire meglio la procedura per l'identificazione del soggetto tenuto alla consegna delle iscrizioni a ruolo a quei soggetti in debito con l'erario e non solo che ora risiedono oltreconfine.
Come sarà applicato il decreto