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Quando il diamante, cioè il caro estinto, è per sempre

di Damiano Laterza

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28 MARZO 2010

«Trasformeremo le vostre ceneri in un prezioso diamante» promettono - su internet - gli svizzeri della Società Algordanza. Degenerazioni della new economy? Non proprio, visto che l'economia funebre esiste - ed è sempre florida - da millenni (la costruzione delle piramidi vi dice qualcosa?).

Nella sola Italia contemporanea, ad esempio, il giro d'affari annuo del settore è di 3 miliardi e mezzo di euro, per oltre 5.000 imprese operanti. A Bologna, proprio in queste ore, va chiudendosi TANEXPO, la fiera internazionale di arte funeraria e cimiteriale, che è tra i primi eventi del genere al mondo, per prestigio e risultati generati. Una biennale del caro estinto che diventa anche potente vetrina per tutto il Made in Italy.

Dalle auto di lusso, Mercedes al momento impazza, ma c'è chi sogna il carro funebre Ferrari, alle attrezzature cimiteriali d'avanguardia. Architettura funeraria protagonista, quest'anno, con la presentazione di studi e ricerche su nuovi concept di tombe a terra e cappelle di famiglia. E c'è grande curiosità pure intorno alla eco-bara in bambù, biodegradabile ed equosolidale: prodotta in Bangladesh, promette sepolture a emissioni zero. Per i maniaci dell'hi-tech, invece, impossibile rinunciare alla cornice LCD: resiste al sole e alla pioggia e può essere sistemata direttamente sulla lapide. Al posto della monotona foto in ceramica (che poi ingiallisce), proporrà ai passanti immagini (e anche video) delle diverse epoche della vita del defunto, regalando un ricordo elettronico senza precedenti.

Operatori del settore, ma anche semplici curiosi, affollano un quartiere fieristico bolognese in grado di dispensare bizzarrie come neanche durante il Motor show. Ed eccolo, lo stand gettonattissimo di Algordanza, la ditta di cui sopra, quella che promette di trasformarvi (dopo opportuna cremazione) in un diamante a ciondolo, di modo che i vostri cari potranno portarvi sempre con sé. Ogni persona è unica, con un unico stile di vita e un diverso ambiente circostante, spiega all'ANSA Christina Sponza, responsabile marketing dell'azienda. Tali condizioni influiscono sulla composizione chimica delle ceneri. Questo il motivo per cui ogni diamante brilla con proprie tonalità di bianco o di celeste. Non ci sono due diamanti uguali, così come ogni persona stata unica quando era in vita.

La brochure spiega che, prima di ogni trasformazione, le ceneri sono analizzate in maniera tale da ricavarne una sorta di impronta chimica univoca, assolutamente individuale, che le identifica accuratamente, ma l'intero processo chimico, al momento, viene tenuto segreto. Il procedimento tiene comunque conto della dignità della persona scomparsa: questo il motivo per il quale durante la trasformazione delle ceneri i diamanti non sono mai toccati da mani nude e vengono consegnati in un'apposita custodia sigillata. Loro la definiscono la prossima sepoltura dell'umanità. Vuol dire che i cimiteri del futuro saranno delle gioiellerie? Se non altro si occuperà meno spazio, afferma un visitatore, decisamente affascinato dall'idea di diventare un luccicante pendant.

VIDEO / L'high tech alla fiera dell'arte funeraria (di Placido Losacco)

28 MARZO 2010
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