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Tremonti: «Nessuno è immune
dai rischi, la Ue impari lezione»

di Nicoletta Cottone

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6 maggio 2010

«Nessuno è immune dai rischi perché passeggero con biglietto di prima classe». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso dell'informativa urgente del governo sulla crisi economico-finanziaria della Grecia svolta in aula alla Camera. Il ministro ha sottolineato che la crisi è sistemica e, quindi, «la soluzione può essere solo comune e politica».

Occorre guardare, ha detto Tremonti, «non solo al domani o al prossimo mese, ma al prossimo decennio, per assorbire la crisi e per organizzare il futuro. Il nostro futuro non è un destino ma una scelta». Il ministro dell'economia ha spiegato che la crisi greca può essere una «discontinuità che può essere positiva e costruttiva» per l'Europa. Venerdì dal vertice a Bruxelles dei capi di stato e di governo dell'eurozona ci si aspetta di imparare «la lezione prendendo tutte le misure necessarie affinché una crisi di questo tipo non si ripeta. Sono queste le basi su cui dobbiamo e possiamo avere fermezza nel presente e fiducia nel futuro».

Il titolare dell'Economia ha chiarito che il decreto legge che sarà approvato domani dal Consiglio dei ministri, «trattandosi di un prestito, non avrà effetti sul deficit ma sul debito, di cui però si terrà conto nettizzandolo nel quadro del patto di stabilità». Tremonti ha precisato che «la nostra quota nel pacchetto di sostegno è di 18,4% del totale europeo, pari inizialmente a circa 5,5 miliardi».

Il decreto aiuti, ha spiegato il ministro, «ci consente di intervenire in modo flessibile, con emissioni a medio lungo termine e anticipazioni di tesoreria». Si avrà «un differenziale positivo per l'Italia, tra il tasso applicato alla Grecia e il nostro costo della raccolta». Questo differenziale è previsto «per rendere compatibile lo strumento con ipotesi interpretazioni costituzionali europee contrarie ai salvataggi». I rimborsi in quota capitale da parte della Grecia, ha detto il ministro, «sono destinati al fondo per l'ammortamento dei titoli di stato mentre gli interessi all'entrata dello Stato».

L'intervento finanziario internazionale ha poi detto Tremonti è «sostanzialmente mirato a mettere la Grecia temporaneamente fuori dal mercato finanziario e dai suoi rischi». Tremonti ha ricordato come l'evidenziarsi della crisi greca, alla fine dello scorso anno, sia stata accompagnata dai mercati che «hanno reagito a modo loro: hanno per lungo tempo tenuto gli spread ai livelli minimi, prezzando i rischi in modo non adeguato. Ma poi hanno reagito, aumentando i differenziali di rendimento e producendo instabilità e volatilità. Un continuo saliscendi», legato anche ai ritardi della politica. In marzo il fenomeno si è esteso ad altri Paesi e al mercato europeo. Fin quando, «mentre erano in corso i negoziati sul programma greco, i mercati hanno continuato a registrare fortissima turbolenza e volatilità a causa dei timori di contagio, amplificate da alcune decisioni sul rating».

Il ministro ha anche espresso cordoglio profondo per le vittime degli incidenti di Atene. «La nostra solidarietà e sostegno al popolo e al governo della Grecia sono, in questo momento, ancora più forti».

6 maggio 2010
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