di Camilla Tagliabue
A otto anni divenne re di Napoli; a diciotto si fece regalare dal padre, Carlo III di Borbone, un castello in miniatura all'interno del parco della Reggia di Caserta, con bastioni, caserme, una piazza fortificata e un fossato: Ferdinando IV trascorreva così il proprio tempo libero, allenandosi alla guerra come a un gioco da ragazzi.
Dal 22 aprile tutti potranno nuovamente ammirare il gingillo del re, appena restaurato, nel bosco vecchio della Reggia: è solo una delle oltre 3mila iniziative della Settimana della Cultura, giunta alla sua dodicesima edizione e promossa dal Ministero. Da oggi fino al 25, si potranno visitare gratuitamente musei e siti archeologici statali, partecipare agli eventi speciali, curiosare tra mostre insolite, passeggiare tra borghi antichi e natura, dalla Puglia alla Sardegna, dalle Marche alla Campania. Qui, oltre a Caserta, suggeriamo una visita guidata alle «Ville del Miglio d'oro», itinerario tra maestosi palazzi e giardini settecenteschi che parte da Ercolano; i percorsi «Genius loci», per bambini e ragazzi, lungo gli insediamenti monastici e conventuali nelle province di Salerno e Avellino; il Festival internazionale di musica a Pompei, senza perdere gli scavi. Poco più a nord, vicino ad altri e più drammatici scavi, si è appena inaugurato il Nuovo museo di Celano, in provincia dell'Aquila, con i restauri della maggior parte delle opere d'arte recuperate dal sisma. Altro monumento sopravvissuto a demolizioni (quelle del 1935) è la Cattedrale di San Marco Argentano vicino a Cosenza: ora è possibile visitare la "cripta", appena restaurata, suggestivo lascito normanno.
Dai normanni ai romani, il Lazio è cuore del nostro passato latino: per un tour classico, concedetevi una passeggiata archeologica lungo la via Appia, con tappa alla Museo della civiltà romana, poco conosciuto; per un percorso inconsueto, non perdetevi il Museo nazionale degli strumenti musicali, che esibisce la prestigiosa collezione di Evan Gorga, celebrato interprete della Bohème e raffinato collezionista. Pausa naturalistica sui monti Simbruini, tra aree faunistiche e borghi antichi. Nell'Italia «museo diffuso», come l'ha chiamata Carla di Francesco, direttore regionale per i Beni Culturali dell'Emilia Romagna, una tappa merita Ravenna, la «Pompei alto-medievale»: oltre ai mosaici e al classico itinerario bizantino, consigliamo un'escursione nelle aree archeologiche del parco del delta del Po. E poi Bologna, la «vecchia signora» che apre straordinariamente al pubblico il Palazzo della Mercanzia, elegante edificio gotico del XIV secolo, ora sede della Camera di commercio. A Firenze, gli Uffizi sono d'obbligo, ma val la pena una visita guidata alla Sinagoga e al cimitero monumentale ebraico, prima di risalire la penisola lungo il mare.
Genova brulica di conferenze, mostre, concerti e spettacoli, specie a Palazzo Reale. Di nobiltà in nobiltà, poi, godetevi una visita alla Galleria Sabauda di Torino o il curioso incontro sulla letteratura fantastica a Palazzo Chiablese; appena fuori dalla città esoterica, a Pecetto Torinese, riapre la chiesa di San Sebastiano, gioiellino del XV secolo. Anche la Lombardia ha i suoi tesori nascosti: come il Teatro romano di Milano, le tracce etrusche nel parco del Forcello (Mantova), i resti romanici nella valle dell'Oglio a Sarnico (Bergamo) e il complesso romano di viale Lecco a Como. Per gli amanti delle arti figurative, non può mancare una puntata a Brera che, per l'occasione, espone tre capolavori che entrano (o rientrano) a far parte della Pinacoteca: un esemplare scultoreo di Vincenzo Vela, una statua del neoclassico Luigi Antonio Acquisti e un dipinto di Luca Carlevarijs.
Da nord a est: il viaggio nel patrimonio culturale italiano potrebbe idealmente concludersi a Venezia, invidia del mondo. Oltre a San Marco e all'Accademia, oltre ai musei civici, alle prestigiose fondazioni, alle chiese, alle scuole, ai canali e ai campielli, merita una visita la mostra di maschere del Teatro Noh allestita al Museo d'arte orientale: per scostarsi dall'immaginario, a volte un poco ingessato, della nostra commedia dell'arte. E se ancora vi restassero forze e curiosità, fatevi un giro a Cividale, splendido borgo friulano, o a Casarsa, sulle tracce di Pasolini: «Per amare la cultura occorre una forte vitalità», scrisse. «Perché la cultura è un possesso: e niente necessita di una più accanita e matta energia che il desiderio di possesso».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Fino al 25 aprile si celebra in Italia la XII Settimana della Cultura. Un'occasione da non perdere per ammirare gratuitamente musei, palazzi, scavi, monumenti e collezioni di proprietà dello Stato Italiano. Per tutte le informazioni: www.beniculturali.it
Genova: Palazzo Reale
Roma: la via Appia
Caserta: la «Castelluccia»
Firenze: il Cimitero Ebraico