ROMA
Prosegue la corsa agli incentivi, tra complicazioni burocratiche e il rischio di arrivare a dote già esaurita. Ieri, secondo l'ultimo aggiornamento fornito da Poste Italiane, incaricata dal ministero dello Sviluppo di monitorare l'erogazione dei fondi, si è arrivati a quota 100mila prenotazioni, per un controvalore di 54 milioni, il 18% dei 300 milioni complessivi a disposizione. Bonus già esauriti per la nautica e vicini allo stop per i motorini. Anche gli incentivi per elettrodomestici e connessioni Adsl viaggiano a velocità spedita. Dovrebbero "resistere" qualche giorno in più i plafond messi a disposizione per le case eco-efficienti e per beni destinati alle imprese come macchine agricole e motori industriali.
Dopo le evidenti difficoltà dell'esordio - con i call center intasati - la gestione della macchina organizzativa ha compiuto passi avanti: in tutto finora sono state gestite 500mila chiamate (ieri la metà rispetto al boom di sabato). Restano comunque le perplessità di alcune delle categorie industriali interessate dal decreto incentivi. In primis l'Ancma, l'associazione dei produttori di motocicli, che fin da subito (si veda Il Sole 24 Ore del 17 aprile) ha sottolineato attraverso il direttore generale Claudio De Viti una serie di ostacoli. Al di là dell'esiguità di risorse messe in campo - 12 milioni - l'Ancma considera anomala la procedura: il venditore firma il contratto, poi controlla la disponibilità, entro due giorni (in caso di risposta positiva da parte del "cervellone" delle Poste) il cliente versa l'acconto per poi concludere l'acquisto. Toni più positivi quelli espressi dall'Anie, che rappresenta i produttori di elettrodomestici: «Siamo soddisfatti dei risultati dei primi giorni, il trend corrisponde alle nostre aspettative - commenta il direttore generale Maria Antonietta Portaluri -. Era prevedibile che il boom iniziale degli incentivi avrebbe riguardato soprattutto i prodotti di largo consumo e, quindi, motorini ed elettrodomestici. Restiamo comunque fiduciosi - aggiunge - che anche i bonus per i prodotti industriali ad alta efficienza che riguardano le imprese decollino presto».
L'opposizione, con il vicesegretario del Pd Enrico Letta, parla di caos organizzativo e di un decreto valido «solo come spot elettorale». Dalla fiera di Hannover dà una lettura opposta il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, ricordando la genesi del provvedimento. Gli incentivi al consumo «possono essere solo per un periodo breve e transitorio», ha detto. «Ho visto che qualcuno ha brontolato - ha aggiunto riferendosi alle risorse per le moto - perché si è occupato in tre giorni il 50% delle prenotazioni. Io invece sono felicissimo, perché vuol dire che aveva ragione il governo a fare questi incentivi e non avevano ragione quelli che criticavano dicendo che non erano interessanti». Insomma, conta la velocità: «Chi arriva prima prende - ha concluso il ministro - per chi arriverà tardi l'incentivo non c'è più, perché vogliamo stimolare il secondo trimestre di quest'anno».
Va anche detto che difficilmente arriveranno integrazioni significative al provvedimento nel corso dell'iter parlamentare. Il termine per la presentazione degli emendamenti scade giovedì alle 14.
C.Fo.
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