Per ora è solo una bozza, ma venerdì potrebbe essere l'articolo di un decreto legge. A sorpresa ieri è stata presentata e discussa nel pre-consiglio dei ministri (la riunione tecnica che prepara i provvedimenti) una norma che sospende le demolizioni delle case costruite abusivamente nella provincia di Napoli.
È un regalo rivolto a un limitato numero di beneficiari. Nel decreto legge mancano solo i nomi e cognomi: si tratta delle 600 famiglie che abitano altrettante case abusive ad Ischia. Furono protagoniste della cronaca a fine gennaio, quando misero a ferro e fuoco il territorio per fermare le ruspe mandate dai magistrati, ferendo anche una decina di poliziotti. Questa norma è profondamente sbagliata. Perché in certe zone assediate dalla criminalità organizzata non bisogna strizzare l'occhio all'illegalità sospendendo sentenze di condanna penale. Perché ogni forma di condono edilizio (anche mascherato e temporaneo) sconquassa il sistema giuridico e la gerarchia dei valori della convivenza civile. Perché non sarebbe un buon esordio per il centro-destra dopo le elezioni che lo hanno portato al vertice della regione.