Tra gli ex An del Lazio, lontano da Roma, si respira un sentimento univoco: la voglia fortissima di unità tra elettori e militanti della vecchia fiamma tricolore. Che hanno dovuto digerire, ammettono in molti, il passaggio al Pdl, sancito un anno fa, e ora non vogliono più scissioni.
Vero è, però, che a Latina, le divisioni dentro il Pdl, come pure tra gli ex aennini, c'erano ancor prima che scoppiasse il confronto tra Fini e Berlusconi. Così gli ex di una parte e dell'altra hanno vissuto da separati in casa fino alla caduta della giunta avvenuta nei giorni scorsi. Da un lato ci sono infatti i 12 consiglieri ex azzurri legati al senatore Claudio Fazzone che, con i sei del Pd e ai 4 della lista civica, hanno rassegnato le dimissioni provocando la fine anticipata della legislatura. Dall'altro 11 ex An: i 9 finiani che rispondono all'ormai ex sindaco, Vincenzo Zaccheo, e i 2 schieratisi con La Russa e Gasparri. «Non siamo né con gli ex An né con gli ex azzurri noi siamo per il Pdl – spiega Angelo Tripodi, uno dei due consiglieri –. e ci battiamo per l'unità del Pdl. Qui la gente è disorientata e i militanti arrabbiati: nessuno vuole la frammentazione».
Insomma, lontano dalla capitale, si reclama l'unità e si guarda quasi con fastidio alle conte degli ultimi giorni. L'ultima è di Generazione Italia, l'associazione guidata da un finiano doc come Italo Bocchino, che ha lanciato un appello a favore del cofondatore del Pdl raccogliendo oltre centro firme tra gli amministratori locali. Qualcuno, poi, la conta se l'è fatta in casa. Come il navigatissimo senatore del Pdl Domenico Gramazio. «Ho chiamato – spiega – oltre cento politici tra consiglieri comunali e sindaci e tutti mi chiedono di proseguire sulla strada dell'unità del Pdl».
Va detto che Gramazio si è schierato con gli ex colonnelli di An, ma le voci da lui raccolte esprimono un sentimento diffuso. Prendiamo Rieti, 47mila abitanti e un dato che fotografa da che parte sta: alle regionali 2005 l'allora An raccolse il 30% dei voti contro l'11% di Forza Italia. Un fortino della destra, dunque, che però, per dirla con Antonio Cicchetti, ex sindaco e ora consigliere regionale, «adesso è imbufalito e non capisce come si possa litigare dopo una vittoria». E lei? «Io sto con Berlusconi e vengo dal Msi. Certo condivido alcune istanze di Fini, come sull'immigrazione, ma non il modo strumentale con cui sono usate».
Cicchetti è uomo di destra, ma anche uno che ha giocato d'anticipo. Anche rispetto a Fini. Come quando, nel 2001, fece inaugurare l'ala musulmana del cimitero. E il suo successore, Giuseppe Emili, anche lui ex An, è sulla stessa linea. «Per farle capire che aria tira le dico che, negli ultimi tempi, molti elettori mi chiedono con chi sto, aggiungendo "non starai mica con Fini?". La sensazione è che non sia un problema di contenuti, ma di metodo». Più o meno lo stesse parole dell'ex sindaco di Viterbo, Giancarlo Gabbianelli, approdato alla Pisana da un altro feudo del Msi nel Lazio. «Alcune posizioni di Fini sono condivisibili ma il modo con cui vengono portate avanti sembra più un pretesto per essere comunque contro».
Il mondo della destra vorrebbe dunque meno scontri, ma non è insensibile alle ultime battaglie del cofondatore del Pdl. Perché, se è vero che alcune sue uscite hanno provocato parecchi mal di pancia, è anche vero che molti danno ragione a Fini quando invoca più confronto nel Pdl o la necessità di smarcarsi dal Carroccio. Parola di Federico Guidi, consigliere comunale e capo del circolo Balduina, roccaforte della destra romana. «Quando Fini cominciò a parlare di cittadinanza breve o di fecondazione assistita, ci fu una frattura netta con molti vecchi elettori di An. Sulle ultime richieste, però, quelle più legate alla dialettica interna al Pdl o al rapporto con la Lega, registro molte adesioni anche tra quelli che lo avevano ripudiato». Certe istanze, quindi, devono trovare accoglienza nel Pdl, aggiunge Guidi, «salvaguardando però l'unità del partito. Perché il popolo pidiellino non condivide chi trama per far litigare i due fondatori e non desidera che Berlusconi cacci Fini».
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POSIZIONI A CONFRONTO
Giancarlo
Gabbianelli
Consigliere
regionale
Agostino
Ghiglia
Deputato
Isi
Coppola
Neoassessore
in Veneto
Antonio
Cicchetti
Ex sindaco
di Rieti
Domenico
Gramazio
Senatore
Federico
Guidi
Consigliere
a Roma
Giuseppe
Menardi
Senatore
G. Landi di
Chiavenna
Assessore
a Milano
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