Vincenzo Del Giudice
BARI
Trattative e incontri sono andati avanti fino a ieri sera tardi, ma Nichi Vendola non ha cambiato la sua idea sulle persone che oggi entreranno ufficialmente a far parte del nuovo governo della Puglia. Che, caso unico nel panorama politico italiano, almeno a livello regionale, è il governo delle pari opportunità, già definito fifty-fifty, perché su quattordici assessorati ben sette saranno guidati dalle donne. Vice presidente sarà Marida Dentamaro.
Il governatore che si appresta a guidare la Puglia per la seconda volta porterà nella sua squadra Alba Sasso e Maria Campese. La prima, targata Sinistra e libertà, dovrebbe guidare l'assessorato per il Diritto allo studio e la formazione professionale; la seconda, Rifondazione comunista, il Turismo. Marida Dentamaro, già parlamentare dell'Udeur in seguito iscritta al Pd, sarà vicepresidente della giunta, e questa sembra essere l'unica concessione di Vendola a D'Alema. Le altre due new entry sono l'ex magistrato Lorenzo Nicastro, Idv, che andrà all'Ambiente, benché a lungo si sia parlato di Sanità, l'anello debole dell'amministrazione regionale della Puglia travolto da scandali con conseguenti inchieste della magistratura. L'altro è Nicola Fratoianni, consigliere politico di Vendola che avrà la delega all'attuazione del programma.
Riconfermati gli altri nove: Angela Barbanente (Urbanistica), Tommaso Fiore (Salute), Silvia Godelli (Cultura), Guglielmo Minervini (Trasporti), Loredana Capone (Sviluppo economico), Dario Stefàno (Agricoltura), Fabiano Amati (Opere pubbliche), Elena Gentile (Servizi sociali), e Michele Pelillo (Bilancio). Restano fuori squadra il socialista Onofrio Introna, cui sarà data la presidenza dell'assemblea, il riformista Mario Loizzo e il comunista Michele Losappio, destinati ad essere i capigruppo di Pd e Sel, l'economista Gianfranco Viesti e Magda Terrevoli (Verdi). In particolare, a Viesti è stata offerta la presidenza dell'Ente Acquedotto Pugliese, che però è stata rifiutata. L'altra esclusione eccellente riguarda il segretario regionale del Pd, Sergio Blasi, che un posto se lo aspettava. Ma le elezioni le ha vinte Vendola ed è giusto che sia lui a decidere.
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