Il 57% dei tedeschi ritiene che la Grecia non debba essere aiutata e debba essere lasciata al suo destino. Sono i dati di un sondaggio del quotidiano Die Welt. D'altro canto, un sondaggio della tv greca rivela che il 61% dei greci ritiene sbagliato che il governo di Atene abbia chiesto gli aiuti alla Ue e al Fondo monetario internazionale. Addirittura il 70% dei greci non vuole un prestito dall'Fmi. Verrebbe da dire: tutti d'accordo, niente aiuti. Invece la realtà è molto diversa dai sondaggi. I greci, c'è anche da comprenderlo, oltre alla scontentezza nei confronti del loro governo, manifestano l'orgoglio di chi si sente trattato da ultimo della classe, da mendicante di aiuti. Potrebbe giocare anche un sottile comportamento strategico ad alzare la posta: io greco ti dico che il fallimento del mio paese non conviene a nessuno. Dunque, rifiuto la tua elemosina ma se mi aiuti, in fondo, non mi dispiace. Il declassamento della Grecia ci riporta sul piano della realtà: il default, il default controllato, il salvataggio non sono una partita a poker. La comunità internazionale decida secondo i propri interessi che poi sono quelli comuni. I sondaggio lasciano il tempo che trovano.