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Verifiche su altri politici: ancora acquisti sospetti

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Venerdí 30 Aprile 2010

Marco Ludovico
ROMA
L'inchiesta sul G8 si allarga. Dopo Claudio Scajola, ministro dello sviluppo economico, altri nomi eccellenti dovrebbero finire nella rete degli investigatori. E gli sviluppi diventare clamorosi.
È questione di giorni. I pubblici ministeri di Perugia, infatti, stanno passando al vaglio i versamenti e gli acquisti immobiliari fatti dall'architetto Angelo Zampolini, su richiesta dell'imprenditore Diego Anemone, quest'ultimo agli arresti essendo considerato parte della «cricca», come è stata definita dai pubblici ministeri, composta dai dirigenti dei Lavori pubblici Angelo Balducci, Fabio De Santis e Mauro Della Giovampaola, anch'essi in carcere.
Oggi all'esame della procura di Perugia ci sono diverse posizioni in ballo. Nell'inchiesta, in particolare, rischiano di finire altri parlamentari, collaboratori di ministri, persino un altro responsabile di dicastero dell'attuale governo. È n noto, del resto, che Anemone ha lavorato con molte pubbliche amministrazioni, a cominciare dal Viminale. La lista delle verifiche, quindi, potrebbe essere molto lunga e i risultati imprevedibili.
Il nome di Scajola, per ora, compare senza alcun addebito. La sua posizione nei documenti giudiziari emerge in uno dei capi d'imputazione contestati a Zampolini. L'architetto è stato accusato di riciclaggio perch é n «versando 900 mila neuro in contanti presso gli sportelli delle Deutsche bank agenzia 582 di Roma, e ottenendo l'emissione di 80 assegni circolari» come si legge nelle carte dell'inchiesta «per l'acquisto, nell'interesse di Claudio Scajola, di un immobile (sito in...) intestato al suddetto, trasferiva denaro e compiva operazioni tali da ostacolare l'identificazione della loro provenienza da delitti contro la p.a. In Roma il 6 luglio del 2004». Si tratta di un'abitazione di circa 180 quadri al primo piano di un palazzo romano con affaccio sul Colosseo, dunque in una zona di grande prestigio e valore immobiliare, che risulta essere stato acquistato a poco più di 600mila euro: un prezzo di certo fuori mercato. Nell'inchiesta, sempre per compravendite immobiliari fatte da Zampolini per conto di Anemone, compare anche il nome del generale della Guardia di Finanza Francesco Pittorru, responsabile del reparto logistico dell'Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna), da giugno in pensione. Pittorru, tra l'altro, non ha ritenuto, nonostante le richieste, di lasciare prima il servizio segreto considerati i problemi giudiziari. Non va sottovalutato poi che anche per l'Aisi, soprattutto quando si chiamava Sisde, Anemone ha fatto molti lavori, come quelli del centro intercettazioni di piazza Zama.
I magistrati – n il procuratore facente funzioni Federico Centrone, insieme ai sostituti Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi – n hanno proseguito nell'attività istruttoria e ieri hanno sentito a lungo l'ex commissario per i mondiali di nuoto a Roma, Claudio Rinaldi. Per lui, il commercialista Stefano Gazzani e l'architetto Zampolini i magistrati hanno chiesto nei giorni scorsi l'arresto, ma il gip non ha concesso le ordinanze cautelari ritenendosi incompetente a decidere.
Contro questa decisione i pubblici ministeri hanno fatto appello, che sarà esaminato dal tribunale del riesame l'11 maggio. Se un pezzo dell'indagine giudiziaria fosse trasferito nella procura della capitale, c'è il npericolo che tutto l'impianto d'accusa subisca un processo di disgregazione. E non sono in pochi a temere che così l'inchiesta finisca in una bolla di sapone o poco più.
marco.ludovico@ilsole24ore.com
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GLI SVILUPPI



L'inchiesta si allarga
L'inchiesta dei pm perugini sul G8 è destinata ad allargarsi ad altri nomi eccellenti. I pm di Perugia stanno infatti passando al vaglio i versamenti e gli acquisti immobiliari fatti dall'architetto Angelo Zampolini, su richiesta dell'imprenditore Diego Anemone
In ballo nomi eccellenti
Al vaglio della procura di Perugia ci sono diverse posizioni. Nell'inchiesta rischiano di finire altri parlamentari, collaboratori di ministri, persino un responsabile di un altro dicastero. La lista delle verifiche è molto lunga e i risultati imprevedibili

Venerdí 30 Aprile 2010
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