Un occhio in più per il classico impianto antifurto di casa. È quello della videocamera di sorveglianza Ip (Internet protocol) che così diventa un altro tassello nella difesa, nonché un ottimo deterrente, contro i soliti ignoti alla ricerca di un facile bottino. Queste videocamere di sorveglianza evolute e "intelligenti" permettono di monitorare a distanza gli ambienti di casa o il perimetro di una villetta.
Fino a qualche anno fa erano costose e ingombranti, oggi però il loro prezzo è accessibile, alla portata di molti. Inoltre alcuni degli elementi che servono per realizzare l'impianto di videosorveglianza sono già nelle case: si tratta del pc (dove vengono archiviate le riprese), del modem-router wi-fi 11.g o meglio ancora 11.n, e della connessione Adsl a banda larga.
Grazie a una videocamera Ip (vIp) si ha sempre sotto controllo, in diretta, l'ambiente su cui è puntato l'obiettivo: basta utilizzare un qualsiasi dispositivo, un pc o uno smartphone collegato al web, e inserire nel browser l'indirizzo Ip e la password assegnati alla videocamera. Si hanno così in tempo reale le immagini dell'area ripresa, di giorno e di notte, perché alcuni modelli di vIp hanno illuminatori a infrarossi che permettono di avere una discreta visuale al buio.
Nella scelta del modello di camera è da considerare irrinunciabile la presenza del sensore di movimento che attiva la registrazione automatica delle immagini nel caso di una intrusione o quando necessario, e in più permette l'invio di un messaggio di allarme via e-mail. I modelli più sofisticati e costosi come i "dome", dispongono inoltre di sistemi di motorizzazione che permettono il movimento dell'obiettivo sull'asse orizzontale e verticale con un campo visivo che arriva a 180 gradi.
Da tenere in considerazione che le camere posizionate all'esterno devono essere installate in una zona riparata dagli agenti atmosferici. Altrimenti si deve acquistare una "custodia" che la protegga dall'umidità e dalla pioggia: un modello di livello Ip4 indica che l'apparecchio sarà protetto contro gli spruzzi d'acqua mentre un Ip6 da una pioggia torrenziale. Anche l'impianto elettrico dovrà essere "stagno" perché le camere, anche quelle wi-fi necessitano di una alimentazione elettrica per funzionare. I modelli PoE (Power the Ethernet) ricevono invece l'alimentazione dallo stesso cavo su cui viaggiano i dati. In tutti i casi la videocamera sarà sempre collegata a un cavo, elettrico o Ethernet.
La configurazione delle Ip camera richiede un discreto livello di conoscenza delle reti perché bisogna impostare gli indirizzi Ip e i servizi di sicurezza. Inoltre si deve configurare il protocollo di protezione delle comunicazioni altrimenti chiunque potrà curiosare "rubando" le immagini.
I produttori offrono soluzioni che semplificano l'installazione e il controllo. Le marche più importanti, come Linksys, Axis e D-Link, offrono dei software, pacchetto che si deve acquistare a parte, che automatizzano la gestione simultanea di più vIp. Per l'archiviazione delle immagini si ricorre a un pc che deve rimanere sempre acceso. Alcune videocamere hanno anche uno slot per le schedine di memorie Sd, su cui si archiviano in locale, con i rischi del caso, le riprese. Per finire il pc e il router dovrebbero essere collegati a un gruppo di continuità per evitare che, nel caso di black out, gli occhi elettronici diventino ciechi.
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