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Il Piemonte apre i cantieri per la maxi-fusione locale

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Mercoledí 05 Maggio 2010

Augusto Grandi
TORINO
«Unionfidi Torino ha già dimensioni patrimoniali e una organizzazione che consentirà di diventare "soggetto 107", cioè bancario. La domanda è stata presentata l'anno scorso a Banca d'Italia e si attende il via libera in tempi brevi».
Paolo Balistreri, segretario generale di Confindustria Piemonte, ricorda però l'invito di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, a far diventare sempre più grandi i Confidi. «Per questo – annuncia Balistreri – oggi si riuniranno i confidi della galassia confindustriale piemontese: Unionfidi Torino, Fidindustria Biella e Confidi Asti». Lo scopo è valutare le possibilità di un percorso comune, eventualmente per arrivare ad una fusione, con la nascita di un unico grande soggetto. In realtà Unionfidi potrebbe anche proseguire autonomamente, con un capitale di 5,1 milioni, oltre 12.500 aziende socie a fine 2009 (+10% rispetto al 2008), nuovi finanziamenti erogati dal sistema bancario per più di 656 milioni (+16,1%) e garanzie concesse per quasi 310 milioni (+12,1%). Tra l'altro Unionfidi ha già clienti al di fuori del Piemonte, in tutta Italia, e Balistreri ricorda che in passato erano già state avviate delle discussioni con Lombardia e Sardegna per verificare la possibilità di arrivare ad accordi di maggior collaborazione e di integrazione delle strutture. In attesa di eventuali riprese del dialogo con confidi di altre regioni, Unionfidi ha deciso per il momento di concentrarsi sulla realtà piemontese. Che – sottolinea il segretario della Confindustria regionale – non è composta solo dalle strutture vicine in qualche modo al sistema delle associazioni industriali. «Siamo infatti – ricorda Balistreri – anche piccoli azionisti di Eurofidi e possiamo andare a verificare se anche su quel fronte sono possibili ipotesi di fusione».
Un'ipotesi che, almeno per il momento, non pare interessare più di tanto Eurofidi che, insieme ad Eurocons (consulting leader per le Pmi), ha chiuso il 2009 con oltre 43mila aziende associate, in crescita di quasi 8 punti percentuali. Tra l'altro il 44% delle associate è collocato al di fuori del Piemonte grazie ad una rete di 28 filiali in 9 regioni.
Nel 2009 la consistenza dei finanziamenti garantiti da Eurofidi ha superato gli 8,3 miliardi (+15,9%) e le garanzie rilasciate sono passate da 4,6 a 5,2 miliardi (+12,5%). «Il controllo di Banca d'Italia – spiega Andrea Giotti, direttore di Eurofidi – sarà solo un problema di costi per le realtà più piccole mentre per noi non cambia nulla. Ne guadagneranno le aziende a cui verrà assegnato il nostro rating che è migliore».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mercoledí 05 Maggio 2010
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