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25 gennaio 2006 |
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Bbva non scopre le carte e attende BankitaliaC.B. |
Bbva non scopre le carte su Bnl e resta per il momento alla finestra in attesa del verdetto definitivo di Bankitalia sull'Opa Unipol sull'istituto romano.
«A luglio avevamo presentato in Italia un'offerta amichevole, trasparente come facciamo noi di solito, poi c'è stata quella dell'Unipol su cui devono ora decidere le autorità italiane, quindi è prematuro dire qualsiasi cosa, in questo momento non abbiamo nulla da dire», ha affermato il presidente Francisco Gonzales durante la conferenza stampa di presentazione dei conti 2005, raffreddando le attese su un possibile annuncio ufficiale. Incalzato dai cronisti sulla situazione italiana, Gonzales ha sottolineato che la Banca d'Italia «ora è entrata in un periodo di maggiore trasparenza» con l'arrivo di Mario Draghi. Il numero uno del Bbva ha poi mostrato apprezzamenti per la decisione del neo governatore di astenersi sul dossier Bnl per evitare possibili conflitti di interesse (Draghi era responsabile per l'Europa di Goldman Sachs, la banca d'affari che aveva assistito come advisor la banca spagnola per l'Opa sull'istituto romano) . «Era quello che doveva fare - ha affermato - ed io sono convinto che si asterrà non solo per un giorno, ma per molto più tempo, questo è quello che ci auguriamo tutti».L'istituto si è lasciato alle spalle il 2005 con un balzo dell'utile netto del 30,2% a 3,806 miliardi di euro in linea con le previsioni degli analisti. Sopra le attese, invece, il risultato netto del quarto trimestre, salito a 1,07 miliardi (+46%). L'utile operativo è salito del 22% a 6,82 miliardi, spinto dal miglioramento dei margini di tutte le divisioni domestiche e dal robusto contributo dell'America Latina, in particolare il Messico, mentre le entrate nette bancarie sono salite del 17% a 7,21 miliardi. Il risultato «record» dell'utile ha consentito al Bbva di pagare un dividendo totale di 0,531 euro per azione, con una crescita del 20,1% rispetto all'anno precedente e pari ad un payout del 47,3 per cento. A motivare i buoni risultati c'è la performance dell'unità messicana Bancomer che ha registrato un utile netto balzato del 56,3% a 1,19 miliardi mentre l'unità latinoamericana è cresciuta del 52,3% a 1,82 miliardi. I prestiti totali sono cresciuti nel 2005 del 25,9% a 222,41 miliardi, mentre il totale dei depositi si è attestato a 403,09 miliardi (+22,4%). I costi operativi, inclusi gli ammortamenti, sono cresciuti del 12%, il Roe è salito al 37% dal 33,2% dell'anno precedente.
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