28 aprile 2006 |
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Il paradosso di chi ha scritto il Codicedi Nicola Borzi |
Certi paradossi sono ardui da sciogliere.
Uno di questi riguarda proprio il Comitato per la corporate governance che, insieme al lavoro di altri esperti della Borsa italiana, ha elaborato il nuovo Codice di autodisciplina delle società quotate. Un consesso che è la quintessenza del cumulo delle cariche: su 25 membri, tutti rappresentanti delle blue chip, 16 hanno più di un incarico, totalizzando 46 poltrone. Vi siedono Gabriele Galateri di Genola (il presidente di Mediobanca ha sei incarichi), Giovanni Perissinotto (l’Ad di Generali ne ha cinque), Marco Tronchetti Provera (il presidente di Pirelli e Telecom Italia ha altre due cariche). I membri con tre cariche sono Luigi Abete (presidente di Bnl), Pier Luigi Fabrizi (presidente di Mps), Mario Greco (Ad di Eurizon), Fausto Marchionni (Ad di Fon-Sai), Paolo Vagnone (Ad di Ras), quelli con due Matteo Arpe (Ad di Capitalia), Aureliano Benedetti (presidente di CariFirenze), Fedele Confalonieri (presidente di Mediaset), Piero Gnudi (presidente Enel), Vittorio Mincato, Corrado Passera (Ad di Intesa), Alessandro Profumo (Ad di UniCredit), Maurizio Sella (presidente Abi). Le regole contro il cumulo delle cariche saranno mai applicate ai loro stessi estensori?Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
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