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26 settembre 2006 |
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Rossi in Consob: «Nessuna vendita di asset allo studio»di Riccardo Sabbatini |
Nessuna vendita di asset allo studio, piena sostenibilità dell'indebitamento, conferma della riorganizzazione societaria tra attività fisse e mobili per cogliere nuove possibilità operative e di mercato: sono le tre "verità" che ieri i vertici, vecchi e nuovi, di Telecom hanno esposto alla Consob nell'incontro, richiesto dalla commissione di controllo, per chiarire alcuni degli interrogativi che il mercato si era posto sul futuro del gruppo telefonico.
Un confronto serrato di due ore ma — è stato riferito — dai toni cordiali alleggerito probabilmente anche dal fatto che, sempre ieri, è stato reso noto il contenuto del rapporto inviato dalla Consob alla procura di Roma (che ha aperto un fascicolo "esplorativo") nel quale si afferma che finora non sono state riscontrate evidenze di possibili reati penali nelle operazioni societarie annunciate al mercato in queste settimane. Non c'è dunque l'ombra della manipolazione nelle forme usate dal gruppo per annunciare il suo cambio di strategia ma neppure — si arguisce — nel modo con il quale esponenti del Governo (tra cui lo stesso presidente del Consiglio Romano Prodi) hanno commentato gli stessi avvenimenti. A rispondere alle domande del presidente dell'authority Lamberto Cardia e degli altri commissari erano il neo presidente Guido Rossi, assieme al vicepresidente Carlo Buora, all'amministratore delegato Riccardo Ruggero ed al general counsel (rappresentante degli affari legali) Francesco Chiappetta.Alcuni di loro erano vecchie conoscenze della Consob.Rossi ne è statoil primo presidente e Chiappetta ha per anni ricoperto incarichi di responsabilità nella stessa istituzione.Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
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