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Calabrò: «Inaccettabile ritardo su banda larga e Wi-Max»

«Siamo in situazione di ritardo strutturale cui il Paese deve dare risposta facendo uno scatto di reni per raggiungere il trend europeo». A suonare il campanello d'allarme sulla diffusione della banda larga in Italia è il presidente dell'Autorità per le comunicazioni, Corrado Calabrò, che intervenendo a un convegno ha sottolineato che «la penetrazione della larga banda veramente veloce in Italia è al 13%. Resta ancora sotto la media Ue superiore al 14%». Di diverso avviso è Telecom Italia. «Calcolare la penetrazione della banda larga sulla base della popolazione - ha detto il responsabile per gli affari istituzionali del gruppo, Riccardo Perissich - non ha senso». Il vero benchmark, secondo Perissich, è costituito dal numero di pc collegati a Internet. «La penetrazione della banda larga - secondo i calcoli di Perissich - in Italia si situa al 33,6%, seconda solo al Regno Unito». Calabrò ha poi sottolineato l'«inaccettabile» ritardo nel wi-max, una sorta di wi-fi molto più potente. Un ritardo «dovuto essenzialmente all'attuale detentore», cioè il ministero della Difesa. Calabrò ha in seguito sottolineato che i giudizi positivi sulla diffusione della banda larga sono stati condivisi da lui «fino a qualche mese fa. Però adesso c'è una flessione, c'è un momento se non di impasse di relativa stasi. È vero che i prezzi si sono dimezzati, ma gli ultimi dati ci inducono a riflettere». Secondo il presidente dell'Autorità, bisogna chiedersi se «l'inadeguatezza della domanda non sia collegata all'inadeguatezza dell'offerta». Quanto alle modalità per superare questa situazione di stasi, il presidente ha sottolineato che l'entità degli investimenti spetta agli imprenditori deciderla: «Ma il Governo e l'Autorità non si possono disinteressare. L'Autorità farà tutto il necessario per consegnare al Paese una situazione regolamentare adeguata». Secondo via delle Muratte, il problema è incentrato sulle infrastrutture: «La rete in rame è destinata a subire rilevanti problemi di saturazione. La vera opportunità è rappresentata dalla fibra ottica. In particolare la fibra ottica per i centri urbani è il wi-max per i centri rurali». Calabrò ha poi colto l'occasione per commentare positivamente l'intenzione del Governo di istituire una cabina di regia interministeriale sulla banda larga: «Serve il contributo delle istituzioni, ben venga la cabina di regia annunciata dal ministro Gentiloni». Un appunto di Calabrò, infine, sulla situazione di Telecom e sullo studio dello scorporo della rete fissa. «Come regolatore - ha chiarito - mi piace allinearmi con la best practice. Vedo Telecom Italia percepire l'esigenza di fare chiarezza, di poter esibire regole precise».



 

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