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20 dicembre 2006 |
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Giovanni Carosio e Ignazio Visco nel Direttorio di Bankitaliadi Rossella Bocciarelli |
Il Direttorio della Banca d'Italia è per la prima volta al completo dopo la riforma dello statuto che ha portato a cinque dai precedenti quattro il numero dei rappresentanti. Il Consiglio superiore dell'istituto si è infatti riunito ieri per prendere atto delle dimissioni del vicedirettore generale Pierluigi Ciocca rassegnate in anticipo sui tempi fissati dal nuovo statuto e per nominare, su proposta del Governatore Mario Draghi, i due nuovi vicedirettori generali:si tratta di Ignazio Visco,napoletano, 57 anni e di Giovanni Carosio, leccese, 61 anni, rispettivamente direttore centrale per la ricerca economica e direttore centrale dell'area vigilanza creditizia e finanziaria. Le decisioni sono state prese a tempi battenti: la pubblicazione del nuovo statuto della Banca centrale in Gazzetta ufficiale è del 15 dicembre scorso e la scelta di Draghi è stata, evidentemente, dare un segnale rapido ed efficace di voler portare a termine al più presto l'azione di rinnovamento della Banca.
Nella riunione, Mario Draghi ha«ringraziato Ciocca per l'opera svolta e in particolare per la collaborazione e il sostegno fornitogli fin dall'inzio del suo incarico »,come afferma una nota ufficiale di via Nazionale. E certamente si è trattato di un ringraziamento non meramente formale per il lavoro svolto, nell'arco di trentotto anni di lavoro, dall'"intellettuale" della vecchia Banca d'Italia:Ciocca è stato allievo di Cesare Cosciani, ha studiato al Balliol College di Oxford oltre ad essere uno dei più stretti e "storici" collaboratori di Carlo Azeglio Ciampi; con Draghi, inoltre, ha lavorato a lungo nel Comitato monetario dell'Unione europea quando la lira faceva la sua faticosa marcia di avvicinamento verso l'euro. Adesso ha scelto di accelerare la fase di cambio della guardia sul ponte di comando dell'Istituto, espressamente dettata dalla legge di riforma del risparmio, e andrà a insegnare storia economica all'università di Roma, facoltà di Statistica, in quello che è statoil regno di un grande economista, Paolo Sylos Labini.
Le nomine di Visco e Carosio, che di Mario Draghi sono i più stretti collaboratori da quando è approdato in via Nazionale,saranno perfezionate da un prossimo Consiglio dei ministri e avranno efficacia a partire dalla data del relativo decreto di approvazione del Presidente della Repubblica. Il curriculum dei due nuovi vicedirettori che andranno ad affiancare il Direttore generale Fabrizio Saccomanni insieme all'altro vice, Antonio Finocchiaro, è di tutto rispetto.
Visco entra a Via Nazionale nel 1974, ed è dal 1990 al 1997 capo del servizio studi della Banca d'Italia. Grande esperto di macroeconomia, profondo conoscitore dell'intera cassetta degli strumenti econometrici (ha a lungo lavorato al modellone di Bankitalia) lascia l'incarico per diventare, fino a luglio 2002, chief economist e capo del dipartimento economico dell'Ocse. Rientrato in Italia, nel marzo 2004 Fazio lo nomina direttore centrale per le attività estere.
Quanto a Carosio, approdato a Palazzo Koch nel 1969, contribuisce alla ristrutturazione dei servizi di Vigilanza e si occupa dei progetti di ammodernamento e di rivisitazione della legislazione italiana in materia di bilanci bancari e, diseguito,al recepimento dei principi contabili internazionali. Nel 19981999 fa parte del Gruppo dilavoro per il rafforzamento della stabilità finanziaria costituito dai governi del G7,e nel marzo 2004 è nominato Direttore centrale per l'area Banca centrale e mercati.
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