È la fine di un'epoca, il governo della Bassa Sassonia ha ceduto alla forza emergente cedendo il timone della Volkswagen alla Porsche. Christian Wulff, premier del Land della Bassa-Sassonia, ha confermato che in futuro il Land (secondo azionista a Wolfsburg con il 20% dopo Porsche che ha il 27,4%) avrà solo due membri nel consiglio di sorveglianza, mentre la casa di Stoccarda sarà presente con tre manager. Inoltre, Wulff ha incassare un altro brutto colpo, ovvero il rinnovo della carica di presidente del consiglio di sorveglianza per Ferdinand Piech. L'ex amministratore delegato del gruppo Volkswagen è anche uno dei principali azionisti di Porsche. A indurre Wulff a mettere fine alla lotta di potere all'interno del gruppo è stata l'intenzione, segnalata i giorni scorsi dalla Corte Europea, di mettere fine alla cosiddetta «legge Volkswagen». Tale regolamento, in vigore dal 1960, limita al 20% il diritto di voto degli azionisti, indipendentemente dalla loro quota di capitale.