Cinque poltrone da sindaco. Non una di più. Altrimenti bisognerà fare atto di rinuncia. È ciò che ha stabilito la Consob, fissando i paletti al cumulo delle cariche per i componenti degli organi di controllo delle società quotate in attuazione della legge sul risparmio.
Sul sito della Commissione (www.consob.it) vi è la bozza del regolamento in consultazione. E «Plus24», in base a tale documento, ha analizzato tutti gli incarichi delle oltre 300 aziende trattate a Piazza Affari. Dall’elaborazione dei dati Consob al 9 febbraio, è emerso che vi sono alcuni sindaci già al limite dei cinque incarichi. Secondo tali regole, soltanto uno al momento dovrà scegliere quale carica abbandonare: è Maurizio Comoli, vicepresidente del Banco popolare di Verona-Novara, sindaco in quattro società (Bastogi, Brioschi Finanziaria, Mirato e Fastweb). Ebbene, la Consob ha previsto l’incompatibilità assoluta per il sindaco di una quotata che, allo stesso tempo, è anche amministratore esecutivo (come Comoli) in un’altra azienda.
La lista. Nella tabella vengono poi elencati i nomi delle persone che hanno cinque incarichi da sindaco: Paolo Andrea Colombo, Graziano Visentin, Enrico Cervellera, Marco Spadacini e Giampiero Tasco. Per ognuno sono stati indicati pure gli incarichi da amministratore nelle quotate. Da segnalare che, secondo la Consob, la carica di sindaco supplente non rientra nella «regola del cinque».
Il punteggio. Il cumulo delle cariche, però, non riguarda soltanto le società di Piazza Affari. L’articolo 148 bis del Testo unico, estende il regolamento anche alle aziende emittenti di titoli diffusi e, più in generale, alle società di capitali.
Oltre alla soglia massima dei cinque incarichi nelle quotate, Consob ha stabilito anche un punteggio da attribuire a ciascuna poltrona. Per esempio, la carica di sindaco di una società quotata fa scattare il punteggio 1. Stesso discorso, se la persona è amministratore indipendente sempre in un’azienda del listino. L’incarico di amministratore non esecutivo in enti di interesse pubblico vale, invece, 0,75 punti. Mentre scattano 0,5 punti per un sindaco di società medio-piccole non quotate. Il punteggio non può mai superare i 6 punti. «A tal fine — si legge nel regolamento — verra predisposta un’applicazione informatica che consenta a ciascun componente di organo di controllo di un emittente di trasmettere alla Consob i dati sugli incarichi ricoperti». Le quotate, in particolare, dovranno trasmettere entro il 30 giugno di ogni anno la situazione incarichi.
I dati della Commissione. A una prima analisi effettuata da Consob sul cumulo degli incarichi (in tutte le società di capitali) «il limite stabilito appare ragionevole», si rileva nel documento in consultazione. A sostegno della tesi, la Commissione sottolinea alcuni dati: la maggioranza (81%) dei componenti degli organo di controllo delle quotate ricopre uno solo incarico in tali aziende e più del 90% fino a tre poltrone. Se invece vengono considerate tutte le società di capitali (sia per gli incarichi di amministrazione che di controllo) «è possibile rilevare che il 62% dei soggetti svolge al massimo 20 incarichi e quasi l’80% ricopre fino a 30 incarichi». La soluzione operativa scelta da Consob ha come obiettivo di «garantire un’adeguata disponibilità in termini temporali per l’espletamento dell’incarico».
Perplessità sui criteri. Il regolamento sui sindaci è stato realizzato tenendo d’occhio i criteri di «onerosità e complessità di ciascun tipo di incarico» stabiliti dalla legge. Ma poi Consob, nel provvedimento, rileva che il limite massimo di cinque cariche nelle quotate è stato individuato sulla base di quanto emerso dagli statuti delle società del listino. È stata dunque scattata una sorta di fotografia della situazione esistente, cristallizzando la ragnatela di incarichi che già oggi c’è in Borsa. Forse sarebbe stato meglio inserire un limite inferiore a cinque per dare effettivo spazio ad altri consulenti e «incentivare la creazione di una categoria di professionisti la cui attività è focalizzata sul controllo delle società quotate». Come dice la stessa Consob nel regolamento.
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