L'accordo Enel-Acciona per lanciare un'Opa su Endesa è in dirittura d'arrivo, anche se la formalizzazione dell'offerta sulla prima multiutility spagnola dovrà attendere la scadenza dell'Opa tedesca di Eon. Una conferma formale in questo senso si è concretizzata dopo che la Comisión Nacional del Mercado de Valores, la Consob spagnola, ha fatto sapere che «non autorizzerà alcuna Opa su Endesa (il titolo è stato sospeso dalle contrattazioni e sarà riammesso lunedì 26 marzo, ndr) formulata da Enel e Acciona, singolarmente o insieme, nei prossimi sei mesi, a partire dal termine dell'Opa in corso di Eon» da 41 miliardi di euro, che si chiude il 29 marzo.
Ultimo rilancio concesso, i tedeschi ci pensano. L'intenzione di Enel e Acciona, secondo l'autorità iberica, di salire oltre il 50% in Endesa «risulta incompatibile con le norme vigenti sulle Opa e con il processo di Opa in corso da parte di Eon su Endesa, l'unica autorizzata finché non saranno ammissibili nuove offerta da parte di altri concorrenti». La Cnmv ha precisato che una simile limitazione cadrebbe soltanto se Eon, alla quale è stata invece concessa proprio oggi l'autorizzazione a riservarsi un eventuale e ultimo rilancio entro lunedì 26, rinunciasse alla sua attuale offerta. Fonti vicine all'operazione hanno rivelato nella serata di venerdì 23 marzo che l'utility tedesca, invece, sta prendendo in considerazione un aumento della sua offerta.
Enel scivola in Borsa, Eon risale.S&P, rating invariato. Situazione più complicata, quindi, anche se non del tutto imprevista dai legali Enel, per il gruppo guidato dall'amministratore delegato Fulvio Conti. Piazza Affari si è comunque innervosita è il titolo è scivolato dell'1,15% a 7,88 euro. A Francoforte Eon ha recuperato dai minimi di giornata e ha chiuso al -0,6%. Per Acciona +1,59%. Standard & Poor's, intanto, mantiene invariati rating A+ e outlook negativo di Enel ritenendo «che non è di impatto immediato» l'annuncio che la compagnia ha negoziati avanzati con Acciona per il possibile lancio di un'Opa su Endesa. Se l'Opa sarà lanciata Enel potrebbe però essere messa «sotto Creditwatch con implicazioni negative».
Accordo tra pari. Poco prima della comunicazione della Consob iberica il presidente dell'Enel, Piero Gnudi aveva preannunciato l'imminenza di un accordo - in serata era ancora in corso un incontro-fiume nella sede di Acciona, poco fuori Madrid - per lanciare l'offerta di acquisto su Endesa. «Sarà un accordo tra pari - ha rivelato il presidente - tra un italiano e uno spagnolo che gestiranno assieme questa azienda» e si concluderà «nelle prossime ore». Enel detiene direttamente e indirettamente il 24,9% di Endesa mentre la società di costruzioni e infrastrutture della famiglia Entrecanales è proprietaria di un altro 21% del gruppo energetico.
Prezzo tra 41 e 42 euro. Quanto al prezzo, che secondo l'edizione online del quotidiano iberico El Economista, sarebbe di 42 euro (contro i 38,75 di Eon) per un esborso totale di circa 43 miliardi (ma il Sole 24 Ore scrive che non si andrebbe oltre i 41 euro) «lo leggerete sui giornali, se no la Consob spagnola mi sgrida», ha commentato Gnudi. Per El Economista sul piano della governance si opterebbe per un presidente spagnolo e un amministratore delegato italiano: «L'attuale presidente di Acciona, Josè Manuel Entrecanales, andrebbe a ricoprire il ruolo di presidente di Endesa, mentre l'amministratore delegato sarebbe quasi certamente italiano, anche se non vengono, per il momento, avanzati nomi». Gnudi, peraltro, ha ribadito che lo scopo dell'Opa su Endesa «è anzitutto creare valore per la nostra azienda, ma quando andiamo in qualche paese a gestire impianti per l'elettricità cerchiamo di avere attenzione anche agli interessi di quel paese perché se il paese cresce, crescono i consumi e quindi anche il valore delle nostre aziende».
Eon, possibili azioni legali. Eon, intanto, va avanti per la propria strada. Lo ha affermato un portavoce della società tedesca, lasciando cadere l'ipotesi di un'intesa per l'acquisizione del 21% di Acciona. «Continuamo la nostra offerta così come l'abbiamo lanciata», ha detto il portavoce sottolineando che il gruppo sta studiando eventuali «conseguenze legali in base agli ultimi sviluppi». Dal fronte comunitario, infine, Jonathan Todd, portavoce del commissario Ue alla concorrenza, Neelie Kroes, ha detto che se l'operazione Enel-Acciona per Endesa sarà notificata «la esamineremo e analizzeremo se ostacola le regole comunitarie sulla concorrenza».
