Nel giorno in cui il Parlamento spagnolo ha approvato una nuova legge sulle Opa, che impone l'offerta obbligatoria solo quando si supera il 30% del capitale, E.On ha deciso di ricorrere all'Alta corte di giustizia spagnola (Audiencia National) chiedendole di impedire la contro-Opa di Enel e Acciona su Endesa. E.On contesta la decisione della Cnmv (Consob spagnola) di permettere l'offerta congiunta italo-spagnola per Endesa solo sei mesi dopo la scadenza della propria Opa su Endesa.
«Abbiamo fatto ricorso perché riteniamo che quello che è illegale oggi lo sia nell'arco di sei mesi - ha dichiarato l'amministratore delegato di E.On, Wulf Bernotat - dunque dovrebbe essere del tutto vietato ad Enel ed Acciona di lanciare l'Opa».
Acciona, dal canto suo, presenterà un ricorso contro la decisione della Cnmv, la Consob spagnola, che le impedisce di presentare, insieme ad Enel, un'offerta per Endesa nei sei mesi successivi al termine dell'Opa di E.On. In più un portavoce ha fatto sapere che l'offerta congiunta con Enele sarà presentato alla Cnmv, la Consob spagnola, tra il 16 ed il 20 aprile.
La mossa dei tedeschi, comunque, non ha scosso più di tanto gli operatori di mercato, e il titolo ha preso quota durante la giornata di contrattazioni guadagnando più dell'1%, oltre quota 8 euro. Incremento analogo (+0,7%) a Francoforte anche per il titolo E.On. Quanto agli altri protagonisti della battaglia in corso Acciona, l'alleato di Enel, nel pomeriggio è volata al +3,6%. Per Endesa + 0,5% a 40,5 euro, ancora sopra l'offerta da 40 euro di E.On che scade il 3 aprile.