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Telecom Italia: calano utile e debito, invariato il dividendo

Al.An.

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8 marzo 2007

In attesa di svelare il piano industriale alla comunità finanziaria venerdì 9 marzo a Milano, il cda di Telecom Italia ha approvato il bilancio 2006 chiuso con un utile netto consolidato di 3,014 miliardi di euro, in calo del 6,3% rispetto al 2005, ma migliore delle previsioni degli analisti, che nei giorni scorsi lo avevano stimato a 2,96 miliardi. Alla prossima assemblea degli azionisti, convocata per il 14-15 aprile, sarà proposta la distribuzione di un dividendo invariato di 0,14 euro per le azioni ordinarie e di 0,151 euro per le risparmio. Tra gli altri dati di bilancio, i ricavi sono pari a 31,275 miliardi di euro, in crescita del 4,5% (+2,9% la crescita organica a parità di perimetro), il margine operativo lordo è di 12,850 miliardi (+2,7% sul 2005, +0,9% la crescita organica) con margine del 41,1% sui ricavi (41,8% nel 2005). L'indebitamento finanziario netto è pari a 37,301 miliardi di euro, in calo di 2,5 miliardi rispetto a fine 2005. Gli investimenti industriali sono pari a 5,114 miliardi, in linea con l'anno precedente. L'apporto della business unit mobile brasiliana (677 milioni), quello del business mobile domestica (134 milioni), lo sviluppo del mercato broadband e il contributo della business unit Media (28 milioni) sono stati i fattori principali che hanno caratterizzato la crescita nel 2006.

Rimbalzo per Telecom, debole Pirelli. In Piazza Affari rimbalzo per le azioni Telecom dopo otto sedute consecutive chiuse con il segno meno, che avevano riportato il titolo ai minimi da metà agosto del 2006. In attesa di conoscere la reazione del mercato ai conti presentati a mercati ormai chiusi, le contrattazioni sono terminate in rialzo dell'1,41% a 2,15 euro, con circa 185 milioni di pezzi passati di mano pari a poco meno dell'1,4% del capitale ordinario. Piazza Affari ha intanto accolto positivamente i conti di TI Media (+2,86% a 0,34 euro). Debole Pirelli, azionista di riferimento di Telecom attraverso Olimpia, scatola finanziaria che controlla il 18% del gruppo: la Bicocca, che in corso di seduta aveva segnato un rialzo anche del 2%, si è indebolita nel finale chiudendo in calo dello 0,61% a 0,778 euro. Rally per Camfin, balzata del 3,85% a 1,59 euro.

Puri Negri: «Non si è parlato di Telefonica». Visita di Braggiotti. L'attenzione degli osservatori era concentrata sulle strategie del gruppo, arrivato all'appuntamento dei conti con le incertezze della vigilia sulle diverse opportunità: alleanza con gli spagnoli di Telefonica attraverso l'acquisizione di una quota in Olimpia, come auspicato dall'azionista di riferimento (ovvero Marco Tronchetti Provera via Pirelli), o piuttosto mani libere sul dialogo con più competitor come preferito dal management e dall'attuale presidente Guido Rossi? Al termine del cda, concluso dopo circa sei ore, uscendo dalla sede di Piazza Affari il consigliere Carlo Puri Negri, amministratore delegato di Pirelli Re, ha comunque definito «ottimo» il bilancio 2006 e «buoni» i conti, mentre per quanto riguarda l'ipotesi di Telefonica ha dichiarato che «l'argomento non era un punto all'ordine del giorno». Intanto il numero uno di Banca Leonardo, Gerardo Braggiotti, tra i consulenti del presidente del gruppo della Bicocca, Marco Tronchetti Provera, è arrivato nella sede di via Negri subito dopo la conclusione del Cda Olimpia (svoltosi subito dopo quello del gruppo Telecom e durato mezz'ora) e vi si è trattenuto per circa un'ora.

TI Media accelera dopo i conti, sarà "competence center". Sono stati resi noti anche i dati di Telecom Italia Media, che ha accelerato a Piazza Affari dopo l'annuncio dei dati del 2006. Il gruppo ha annunciato per il 2006 ricavi di 207,5 milioni di euro, in crescita del 15,4% rispetto al 2005. Il risultato netto è stato negativo per 101,1 milioni di euro. Risultati leggermente superiori alle attese, in particolare a livello di margini. L'Ebitda 2006 infatti è negativo per 82,9 milioni di euro contro una stima di -86 milioni fatta dagli analisti di Rasbank. L'Ebit si è attestato a -137,5 milioni contro i -141 delle stime di Rasbank. Per il periodo 2007-2009 è prevista una crescita media annua dei ricavi del 25% circa e un Ebitda positivo nel 2008 per l'area Televisione Free to Air e Multimedia. Telecom Italia Media diventa, tra l'altro, «competence center» del gruppo Telecom Italia. Ovvero sarà l'advisor unico nell'ideazione e nella realizzazione dell'offerta di contenuti televisivi per le piattaforme innovative (tra cui Iptv e Dvb-h).

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