Rinata dalle ceneri come l'Araba Fenice, dopo avere archiviato la lunga parentesi dello spezzatino imposto nel 1984 dall'Antitrust americano. At&t, la madre di tutte le grandi compagnie di telecomunicazione, è oggi il più importante fornitore di servizi di telefonia degli Stati Uniti, quinta compagnia per capitalizzazione della Corporate America con 246 miliardi di dollari (184 miliardi di euro, quasi cinque volte Telecom che in Borsa ne vale 43), e controlla anche il secondo operatore mobile del Paese, Cingular. Nel 2006 il gruppo ha realizzato ricavi operativi per 63 miliardi di dollari e profitti netti pari a 7,3 miliardi di dollari. La base è a San Antonio, in Texas. La compagnia così com'è strutturata oggi è nata nel 2005 dall'acquisto per 16 miliardi di dollari da parte della Sbc communication della "vecchia" At&t, che negli anni ha riconquistato in buona parte (10 su 22) le sue controllate di un tempo, le cosiddette "baby" Bell. L'ultima in ordine di tempo è stata, a fine dicembre 2006, l'acquisizione di Bell South, valutata 86 miliardi di dollari. Attuale presidente e amministratore delegato di At&t è Edward Whitacre jr, artefice della rinascita del colosso americano della telefonia.