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Calabrò: «A Telecom servirebbero più investimenti e meno dividendi»

di Nicoletta Cottone

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4 aprile 2007

«A Telecom servirebbe il coraggio per qualche anno di non dare dividendi e di fare investimenti sulla rete». Lo ha detto il presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò, nel corso dell’audizione alla commissione Trasporti della Camera sulle inefficienze e i disservizi nel settore della telefonia fissa. La consultazione pubblica dell'Autoritá per le comunicazioni sulla separazione della rete fissa di Telecom sará avviata entro aprile per chiudersi entro la pausa estiva. Poi «si aprirà il confronto - spiega Calabrò, per arrivare alla sigla di un impegno vincolante per l'operatore entro la fine dell'anno». Le inefficienze e i disservizi nel settore della telefonia fissa sono «una patologia oggi in fase ancora acuta». Difficile sradicare il malcostume di certe pratiche commerciali, «un modello di concorrenza - secondo la denuncia di Calabrò, che a volte non rifugge da colpi bassi, da artifizi atti a carpire la buona fede dei consumatori, da clausole capestro, ad attivazione e fatturazione di servizi non richiesti. Patologie che l’Authority sta affrontando e che intende risolvere, o quanto meno ridimensionare entro un limite di guardia».

Servizi non richiesti. La problematica più segnalata dai consumatori è l'attivazione dei servizi non richiesti è «senza dubbio» la problematica più sentita dai consumatori. Negli ultimi otto mesi l'Autorità ha analizzato e verificato 3.855 segnalazioni di consumatori (6mila l'anno), anche se le richieste sono molte di più, diverse migliaia al mese. Nello stesso periodo l'Autorità ha adottato 73 provvedimenti, per un totale di 150 casi di violazioni accertate per un valore complessivo delle sanzioni irrogate in sede di ordinanza-ingiunzione di oltre un milione e cinquecentomila euro, mentre la somma dei versamenti relativi alle ordinanze di archiviazione per oblazione ammonta a oltre due milioni e 200mila euro.
Oltre il 50% delle denunce pervenute in Autorità riguarda il problema dei servizi non richiesti, anche se il fenomeno è in calo dopo l'introduzione del regolamento, in vigore il 26 gennaio, che «conferisce maggiore trasparenza e certezza giuridica per la conclusione di contratti a distanza». Aumentano, invece, i problemi di ordine tecnico, visto che «il ridimensionamento degli investimenti nella rete tradizionale di telecomunicazione sta provocando un incremento dei malfunzionamenti».

Fatturazione separata per i servizi con sovrapprezzo. Per quei numeri (come 144, 166, 892) che contribuiscono a far lievitare la bolletta a fine mese, l’Authority ha avviato un procedimento con l'obiettivo di adottare una fatturazione completamente separata fra telefonia di base e servizi a sovrapprezzo e definire una disciplina organica del blocco selettivo di chiamata.
Sul fronte della qualità dei servizi per l'accesso a Internet da postazione fissa, per i quali sono stati avviati i lavori per definire un sistema di misurazione della banda effettivamente offerta dagli operatori e dei ritardi di trasmissione. Inoltre presto sarà possibile avere un'unica bolletta anche se si è scelto un operatore alternativo non in unbundling, grazie all'introduzione del canone all'ingrosso.

Call center. Si cerca un accordo fra gestori, consumatori e aziende, per cui le chiamate agli utenti dai call center dovranno essere effettuate in «un orario di rispetto». Dovrà anche essere assicurata «la rispondenza - sottolinea Calabrò - a regole stringenti sulla gestione del servizio con particolare attenzione al rispetto del cliente e della trasparenza della proposta formulata».

Cambio di operatore. Problemi di procedure e tempi per i circa 2 milioni i clienti che hanno chiesto di cambiare gestore. Nei prossimi mesi si punta su nuove misure in grado di rendere più fluide le operazioni.

Tariffe. Positivo, invece, è l'andamento dei prezzi dei servizi di telefonia, che nel 2006 ha registrato un calo dell'1,2%, contro un aumento dell'inflazione del 2,1 per cento. Per ottenere una maggiore trasparenza nelle tariffe, confermata la realizzazione, fra sei mesi, di una sorta di navigatore che consentirà all'utente di valutare meglio la convenienza economica delle nuove offerte propostegli dal medesimo operatore e l'accreditamento di motori di calcolo indipendenti per un confronto tra le offerte.

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