Ore 19,32 Consumatori: Authority vigili sui costi. Le authority competenti, come Antitrust e Banca d' Italia, dovranno vigilare affinchè le «nozze» tra Unicredit e Capitalia non penalizzino i clienti. A chiederlo è il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. «Invitiamo la Banca d'Italia e l'Antitrust - afferma Rienzi - a vigilare adeguatamente su tale fusione nell'interesse degli utenti italiani». Secondo l'Adusbef «solo una buona sforbiciata sui costi dei conti correnti, tra i più alti del mondo pari al 25% e con risparmi tangibili da 40 a 50 euro l'anno a correntista, l'operazione di fusione tra Unicredit e Capitalia potrà convincere i cittadini sulla bontà di un'operazione al servizio del mercato e del paese».
Ore 19,19 - Geronzi: «Non è un'operazione di potere». Il presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, nel corso della presentazione della fusione con Unicredit, rispedisce al mittente l'ipotesi che l'integrazione sia stata progettata guardando soprattutto agli equilibri in Mediobanca e Generali.«Non è un'operazione di potere, è esattamente il contrario», ha dichiarato. «Entro questo mese sarà completata la cessione delle nostre azioni in Generali», ha aggiunto Geronzi.
Ore 19,03 - Sportelli, scarse sovrapposizioni. Esuberi limitati. Tra la rete degli sportelli retail di Capitalia e quella di Unicredit ci sono «limitate sovrapposizioni», ha commentato l'ad di Unicredit, Alessandro Profumo. Quindi l'Antitrust non dovrebbe imporre cessioni consistenti. L'integrazione tra le due reti «potenzierá la penetrazione della clientela retail in particolare in aree in cui i due gruppi sono attualmente sottodimensionati, ma in cui, congiuntamente, potranno beneficiare dell'elevato potenziale di crescita». Inoltre, «sarà in grado di combinare marchi ampiamente riconosciuti (quali UniCredit Banca, Banca di Roma, Banco di Sicilia)».Quanto ai 170 mila dipendenti, inevitabile sarà una «razionalizzazione», ma senza traumi, a detta di Profumo. Si parla per adesso di soli 3 mila «pensionabili».
Ore 19,02 - Profumo: «Gran bella operazione». L'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, è «convinto» che la fusione di Unicredit e Capitalia abbia un «forte senso industriale e finanziario, con in più una «grande chiarezza sotto il profilo della governance e del modello di business». Basta guardare la rete geografica degli sportelli con «pochissime sovrapposizioni»: questo «darà tantissima forza a tutti e due i gruppi», ha detto ancora Profumo.
Ore 18,49 - Geronzi: «Ho sempre lavorato per questo traguardo». «L'operazione è sempre stata questa, non l'ho detto a nessuno ma ho sempre lavorato affinché mi potessi inserire in una pausa della strategia internazionale di Alessandro Profumo per convincerlo della straordinaria bontà dell'operazione. E oggi si è realizzato». Lo ha detto il presidente di Capitalia Cesare Geronzi nella conferenza stampa dopo la fusione della sua banca con l'Unicredit di Profumo.
Ore 18,14 - Le nuove cariche di Geronzi, Libonati in panchina. Cesare Geronzi diventerà vicepresidente vicario e presidente del comitato esecutivo di Unicredit, con delega alle partecipazioni Mediobanca, Rcs, Pirelli e Generali. Lo comunicano Unicredit e Capitalia. «Nel caso in cui -precisano le due banche- il dottor Geronzi accetti un'altra carica in un'altra banca, è impegnato a rassegnare le proprie dimissioni dal consiglio di amministrazione di UniCredit. In tale evenienza verrá sostituito dal professor Berardino Libonati, che sará nominato vicepresidente». Nell'ambito della'aggregazione, «è altresì previsto che 4 rappresentanti di Capitalia siano cooptati nell'attuale consiglio di amministrazione di UniCredit (composto da 23 membri) a seguito dell'approvazione della fusione. Capitalia proporrà Cesare Geronzi, Salvatore Ligresti, Donato Fontanesi e Salvatore Mancuso. Allo stesso tempo 4 rappresentanti di UniCredit saranno cooptati nel consiglio di amministrazione di Capitalia».
Ore 18,07 - Geronzi molto soddisfatto, rassicura Veltroni. Il presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, è «molto soddisfatto» dell'operazione appena varata che vedrà l'incorporazione di Capitalia in Unicredit. Lasciando la sede di Capitalia in via del Corso per trasferirsi nella sede di rappresentanza dell'istituto dove sta per iniziare la conferenza stampa per illustrare il progetto di fusione, il presidente Geronzi ai giornalisti che gli chiedevano se quella con Unicredit era l'operazione che voleva ha risposto con un inequivocabile «certo». L'operazione, ha detto ancora Geronzi, «soddisferà ancora di più le esigenze della clientela romana. Non è una risposta - ha precisato ai cronisti - è una rassicurazione al sindaco». Ieri il sindaco della Capitale, Walter Veltroni, aveva salutato con favore l'operazione chiedendo però rassicurazioni sul mantenimento di un ruolo importante per la capitale.
Ore 17,48 - Assemblee a fine luglio. È previsto dal progetto di integrazione che la fusione fra Unicredit e Capitalia sia sottoposta all'approvazione delle assemblee straordinarie tra la fine di luglio e l'inizio di agosto e che sia perfezionata all'inizio dell'ultimo trimestre del 2007. L'operazione è comunque subordinata all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni.
Ore 17,03 - Duecento nuove filiali nell'Est Europa. Unicredit a nozze in Italia, ma la luna di miele con l'Est Europa continua. A Kazan, in Russia, dove si svolge l'annual meeting della Bers, il gruppo Unicredit ha ribadito la propria fiducia nello sviluppo dei mercati dell'Europa Centro-orientale, con gli occhi rivolti anche all'Asia centrale che fu sovietica. Prossime tappe dichiarate: almeno 200 nuove filiali entro la fine del 2008 nella regione, con particolare attenzione ai mercati più dinamici, a cominciare proprio dalla Russia, poi Turchia, Ungheria e Ucraina. E apertura di uffici in Montenegro, Bielorussia e Kazakistan nel giro di poche settimane.
Ore 16,43 - Il nuovo nome: Unicredit Group. La banca da 100 miliardi che nascerà dalla fusione tra Unicredit e Capitalia si chiamerà Unicredit Group. La novità è emersa al termine il Cda di Unicredit che ha varato il progetto di aggregazione tra i due istituti. All'interno del gruppo verranno mantenuti diversi marchi per quanto riguarda l'Italia: Unicredit per il nord, Banca di Roma per il centro e Banco di Sicilia per la Sicilia.
Ore 16,36 - Titolo Capitalia valorizzato a 8,41 euro. Con il concambio di 1,12 titoli Unicredit ogni azione Capitalia fissato per l'operazione di aggregazione fra le due banche, il titolo dell'istituto romano viene valorizzato, ai prezzi di Borsa di venerdì, 8,41 euro, ben al di sopra delle ultime quotazioni in Borsa. Le azioni Unicredit venerdì, prima della sospensione, erano infatti quotate a Piazza Affari 7,51 euro mentre quelle Capitalia erano scambiate a 7,97 euro.
Ore 16,31 - Profumo parte per Roma. L'ad di Unicredit Alessandro Profumo e gli alti vertici della banca sono partiti per Roma dove è prevista per le 18 la conferenza stampa di presentazione dell'aggregazione dei due istituti, operazione approvata dai consigli delle due banche.
Ore 16,30 - Il Cda di Capitalia approva. Dopo il patto di sindacato il Cda di Capitalia ha dato il via libera alla fusione con Unicredit. «Tutto fatto, tutto finito», ha detto Paolo Savona vice-presidente della banca.
Ore 16,21 - Concambio a 1,12. Il concambio deciso dai Cda di Unicredit e Capitalia per la nascita del secondo gruppo bancario dopo i britannici di Hsbc è, come previsto, di 1,12 azioni Unicredit per ogni titolo di Capitalia.
Ore 16,12 - Anche da Milano ok alle nozze. Il Consiglio d'amministrazione di Unicredit ha votato all'unanimità il via libera al progetto di fusione con Capitalia. Il progetto, ha detto un portavoce, è stato «approvato all'unanimità».
Ore 16,00 - Terminato il cda di Unicredit. È terminata la riunione del consiglio di amministrazione di Unicredit per il varo del progetto di aggregazione con Capitalia. L'incontro, iniziato poco dopo le 11, è durato circa cinque ore.
Ore 15,13 - I ringraziamenti del Cda ad Arpe.Il consiglio di amministrazione di Capitalia, riunito sotto la presidenza di Cesare Geronzi, «ha preso atto delle dimissioni di Matteo Arpe dalla carica di amministratore delegato e da tutti gli incarichi ricoperti nel gruppo a decorrere dal 31 maggio 2007». È quanto si legge in una nota della banca. «Il consiglio di amministrazione - continua il comunicato - ha sentitamente ringraziato il dottor Arpe per lo straordinario lavoro svolto, negli ultimi cinque anni, con capacità e determinazione. Il consiglio di amministrazione augura al dottor Arpe un futuro ricco di altrettanti successi e soddisfazioni».
Ore 13,53 - L'addio di Arpe. L'amministratore delegato di Capitalia, Matteo Arpe, ha presentato le proprie dimissioni a partire dal 31 maggio. È quanto si apprende da fonti
finanziarie. Arpe ha lasciato la sede di Capitalia dove è in corso il Consiglio di Amministrazione.
Ore 13,09 - Quattro posti nel cda per Capitalia, fuori Abn Amro. Dopo la fusione Unicredit-Capitalia il consiglio di amministrazione della nuova superbanca avrà quattro posti riservati ai soci capitolini, che saranno coperti da Cesare Geronzi e dai rappresentanti di Fonsai, Fondazione Manodori e Regione siciliana. la banca olandese Abn Amro, oggi prima azionista in Capitalia, non siederà nel board: lo ha riferito il presidente del patto di sindacato di via Minghetti, Vittorio Ripa di Meana, lasciando la sede di Capitalia al termine della riunione del patto.
12,36 - Folla di curiosi in via del Corso: «Che, c'è Totti?». Folla di cronisti e di curiosi, questa mattina a via del Corso, nel cuore di Roma, davanti alla sede di Capitalia, che si trova nella laterale via Minghetti, a metà strada tra piazza Colonna e piazza Venezia. Giornalisti, telecamere e fotografi in attesa delle riunioni del patto e del consiglio di amministrazione della banca romana. E tanti turisti e curiosi che, vista la folla di telecamere, si avvicinano per capire quale evento stia per celebrarsi al di là della cancellata. «Ma che è, c'è Totti?», chiede un passante. Un altro passante, a spasso con signora per le vie del centro in una domenica assolata e quasi estiva, osa di più: «Ma perchè non dite le cose come stanno? Questa fusione l'ha fatta Fazio (ex governatore della Banca d'Italia travolto dallo scandalo delle intercettazioni e dei furbetti del quartierino, ndr). Riabilitiamo Fazio».
12,17 - Al via anche il Cda in via Minghetti. È iniziato da pochi minuti a Roma il Cda di Capitalia chiamato ad approvare la fusione con Unicredit.
12,05 - Sì del Patto di Capitalia. Il Patto di sindacato della banca di via Minghetti ha dato l'ok unanime alla fusione con UniCredit. «L'assemblea del patto, riunitasi sotto la residenza di Vittorio Ripa di Meana, - si legge in una nota - ascoltata la relazione del presidente di Capitalia Cesare Geronzi in merito al progetto di fusione per incorporazione di Capitalia in Unicredit, all'unanimità ha deliberato di approvare il progetto di fusione e di conferire mandato al presidente del patto per rappresentare i soci aderenti al patto stesso all'assemblea straordinaria di Capitalia che sarà convocata per deliberare in ordine alla predetta fusione, votando a favore della stessa».
11,50 - Conferenza stampa nel pomeriggio a Roma. È stata convocata per le 18, a Roma, una conferenza stampa per presentare il progetto di aggregazione tra Unicredit e Capitalia.
11,25 - Iniziato il Cda di Unicredit. È appena iniziato il consiglio di amministrazione straordinario di Unicredit chiamato a dare il proprio via libera all'aggregazione con Capitalia.
11,14 - La fusione con SocGen? Citerne:«Mai dire mai».Fusione Unicredit e Société Générale, dossier futuro sul tavolo del gruppo di piazza Cordusio? Nel giorno in cui Unicredit convola a nozze con Capitalia, da parte della banca francese arriva un obbligato no comment, con un «mai dire mai» in aggiunta. «Non bisogna mai insultare il futuro», è stata la risposta di Philippe Citerne, direttore e co-amministratore delegato di Société Générale, interpellato su eventuali prospettive di fusione con Unicredit, a margine del meeting annuale della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo a Kazan, in Russia. Citerne fa notare di avere trascorso «vari anni» in Unicredit (nel Cda, ndr) quindi «non è proprio il caso che io parli di tale argomento oggi».
10,30 -Al via la riunione del patto di Capitalia. Il giorno delle nozze Unicredit-Capitalia è iniziato poco dopo le 10,30 con la riunione del Patto di sindacato della banca romana per l'esame dell'operazione di aggregazione. Per le 11.30 è previsto l'inizio del Cda straordinario per approvare l'operazione. Nella sede dell'istituto romano, a via del Corso, è intanto arrivato Matteo Arpe, l'amministratore delegato di Capitalia che dovrebbe dimettersi nelle prossime ore.