Nintendo batte Sony tre a uno in casa, ovvero nel paese del Sol Levante, con le vendite della nuova console Wii (ne sono state vendute 5,8 milioni tra Stati Uniti, Giappone ed Europa) a confronto con PlayStation 3 e il risultato non tarda a concretizzarsi anche in Borsa: lunedì mattina il titolo della casa nata nel 1889 come produttrice di carte da gioco ha sorpassato quello della grande rivale giapponese sul listino di Tokio. Le azioni Nintendo sono salite al record di 46.350 yen, portando la capitalizzazione della compagnia a 6,57 trilioni di yen (53 miliardi di dollari). Sony vale invece 6,48 trilioni di yen. Sul finale, tuttavia, il titolo Nintendo ha in parte ritracciato, consentendo a Sony di effettuare nuovamente il sorpasso.
Una bella soddisfazione, comunque: per la prima volta Nintendo si èaffacciata tra le dieci big nipponiche, come dire, SuperMario in compagnia di colossi del calibro di Toyota, Honda, Canon. Il merito di Nintendo è soprattutto quello di avere lanciato giochi semplici da usare come Nintendogs o Brain Age, che hanno allargato la platea dei patiti del gaming dai ragazzini alle donne e agli anziani. Per Sony, che ha letteralmente dominato nell'ultimo decennio un'industria da 30 miliardi di dollari, in particolare con l'arrivo della Ps2 nel 2000, l'impasse è dovuta soprattutto al prezzo esagerato dell'ultima nata (giochi compresi, molto più costosi di quelli della rivale), situazione peggiorata da una penuria di giochi immediatamente utilizzabili sulla nuova consolle.
Sony stessa, tramite un intervista del presidente e ceo Howard Stringer al Financial Times, sabato 16 giugno aveva fatto trapelare che potrebbe decidere per un sconto sul listino (intorno ai 100 dollari), oggi fissato in Europa a 599 euro contro i 259 della console Nintendo e i 299 di Xbox 360 di Microsoft. «Wii costa meno, per questo ha più successo», aveva commentato Stringer.