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Padoa-Schioppa alle banche: «Serve un servizio più attento alla clientela»

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11 luglio 2007

Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa dall'assemblea di Abi ha rivolto un appello «in favore di un più attento servizio alla clientela». E ha sottolineato: «la vostra associazione ha fatto molto, voi come aziende forse non fate abbastanza». Il ministro ha lodato i «progressi» che si sono avuti come ad esempio l'iniziativa "Patti Chiari" ma ha aggiunto che «ancora oggi c'è uniformità di comportamenti» verso la clientela.

«Occorre abbandonare la miopia e lo sguardo corto - ha indicato Padoa-Schioppa - per riportare competitività al sistema italiano». «Non c'è tempo da perdere -considera il ministro - per venire incontro alle esigenze dei giovani perchè se è vero come diceva Keynes che nel lungo periodo siamo tutti morti, il lungo periodo ce l'abbiamo davanti». Poi ha messo in evidenza: il «male che ci consuma è la miopia e lo sguardo corto». «Miopia è», fra l'altro «acquattarsi da parte di alcune imprese in posizione di rendita privilegiare l'anzianità rispetto al merito».
Per il ministro va ripristinato il patto tra generazioni rotto e tradito dal crescere della spesa e dall'invecchiamento. «Allungare lo sguardo - ha detto - significa ripristinare il patto tra le generazioni che è stato sbilanciato, ma dovrei dire rotto se non tradito, da anni e anni di spesa in disavanzo e dal progressivo invecchiare della popolazione».

Sui conti pubblici il ministro dell'Economia ha sottolineato come siano stati fatti «progressi importanti di cui cominciamo a renderci conto». Secondo Padoa-Schioppa, «molti nodi restano irrisolti», come il ritardo che «persiste verso Paesi più dinamici».
L'Italia di oggi, ha aggiunto, «è un'impresa che perde posizioni, indebitata e sottocapitalizzata. Perde posizioni nel complesso ma ha grandi possibilità e ha bisogno di uno sforzo prolungato». E ha avvertito: «c'è poco da scherzare e non c'è tempo da perdere per far diventare duratura la fase di attuale ripresa. Abbiamo davanti a noi l'arduo compito di ridurre il peso del debito e investire e non possiamo esimerci di fare le due cose insieme».

Il ministro per lo Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, ha commentato la relazione del Governatore di Bankitalia e ha precisato di «apprezzare molto quello che ha detto e sta facendo Draghi. Mi pare una novità - considera Bersani - che Bankitalia parli in modo esplicito dei consumatori, dell'esigenza di trasparenza dei costi bancari e di rimettere in discussione istituti come il meccanismo del massimo scoperto». Pier Luigi Bersani ha aggiunto: «questo è un incoraggiamento a proseguire il lavoro avviato perchè il Parlamento consegni ai cittadini le novità e le lenzuolate delle liberalizzazioni». A proposito della dichiarazione del presidente dell'Abi, Corrado Faissola, su un nuovo progetto di trasparenza, il ministro precisa: «siamo disponibilissimi a lavorare in questa direzione. Quella di oggi è una giornata da cui trarre un impulso positivo».

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