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Bialetti fa slittare la quotazione

di Francesco Ninfole

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22 luglio 2007

Bialetti corregge il tiro dopo l'errore nel prospetto di collocamento. È stato infatti pubblicato ieri il supplemento al prospetto informativo che rettifica il rapporto prezzo/utili indicato nella prima versione dell'informativa per gli investitori. L'incidente provocherà uno slittamento di due giorni nell'esordio della società in Borsa della società: da mercoledì a venerdì prossimo. A chi ha sottoscritto le azioni saranno concessi due giorni di tempo, lunedì e martedì, per recedere dall'offerta, in base all'articolo 95 del testo unico della finanza (Tuf).
L'amministratore delegato di Bialetti, Alberto Piantoni, ha ammesso l'imprecisione, ma ha minimizzato ieri l'accaduto: « La prima cosa da dire - sottolinea - è che quando si sbaglia si è esposti a questo genere di cose. In realtà è un errore poco significativo dal nostro punto di vista perché tutte le valutazioni della società vengono fatte sui progetti». Nel prospetto informativo il gruppo aveva indicato un rapporto prezzo/utili quattro volte inferiore a quello reale. Il p/e dichiarato era di 13,8 (al prezzo minimo dell'offerta di 2,35 euro per azione) invece del corretto 55,3. Al prezzo massimo di 3,13 euro il valore indicato era 18,5 invece del corretto 74,1. L'azienda insomma si è rivelata quattro volte più cara rispetto alla redditività netta di quanto segnalato. Ed è così scivolata dal primo all'ultimo posto nella comparazione con il rapporto price/earning dei concorrenti elencati nel prospetto: Dè Longhi, Seb, Elica, Poltrona Frau.
Alla base della svista un errato conteggio del numero delle azioni della società, che oggi non sono 15 milioni (com'erano al 31 dicembre), ma 60 milioni, dopo il frazionamento dei titoli che nello scorso aprile ha ridotto il valore nominale da un euro a 25 centesimi. Nel rapporto enterprise value/ebitda (ovvero la capitalizzazione più debiti diviso il margine operativo), il valore azionario preso in esame nel prospetto era invece quello giusto: i valori di 9,7 e 11,6 in base al prezzo minimo e massimo erano in linea con la media delle società comparabili.
Da Montefalco (Perugia), dove ha partecipato all'annuale seminario della Fondazione Symbola, l'amministratore delegato di Bialetti ha ringraziato l'organizzazione dei consumatori, che ha denunciato il fatto e permesso la rettifica: «Ringraziamo Altroconsumo perché ci ha evitato un errore per il futuro. Siamo corsi ai ripari, Consob ci ha sostenuto, era una cosa fatta in buona fede per cui noi siamo sereni. Comunque, il concetto di base è che quando si sbaglia è giusto essere esposti».

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