Per tamponare il buco nei conti (ancora non quantificato) apertosi dopo il caso-derivati, la Banca Italease mette ufficialmente allo studio un aumento di capitale e si affida alla banca d'affari Rothschild per selezionare partner finanziari interessati a entrare nel capitale in sede di aumento e alla Mc Kinsey per la messa a punto del nuovo piano industriale.
Le verifiche contabili sulle perdite impreviste e, presumibilmente, la conseguente quantificazione della ricapitalizzazione necessaria a garantire il rilancio, saranno effettuate dal prossimo cda di Italease previsto per il 27 luglio. Sono queste le principali novità emerse ieri dal cda dell'istituto presieduto da Lucio Rondelli, preceduto da una riunione del patto di stabilità che riunisce i principali soci del gruppo.
A poche settimane dall'uscita dell'ex amministratore delegato Massimo Faenza, la cura messa a punto dai grandi soci, dal consiglio e dal neo amministratore delegato Massimo Mazzega comincia a delinearsi con concretezza. Con l'obiettivo di rassicurare il mercato (ieri il recupero è stato del 7,3%), ma anche la Banca d'Italia - da tempo al lavoro con un'ispezione straordinaria - che pochi giorni fa ha espresso preoccupazione, seppure indirettamente, direttamente attraverso il Governatore Mario Draghi.
In attesa di conoscere la quantificazione dei derivati alla clientela (730 milioni secondo le ultime comunicazioni ufficiali, ma probabilmente destinati a salire a verifiche compiute) e, quel che più conta, delle perdite a essi connesse, il mercato sembra puntare su una ricapitalizzazione nell'ordine dei 600-700 milioni di euro.
I soci del patto (Banco Popolare, Popolare Emilia-Romagna, Popolare Sondrio, Popolare Milano, Reale Mutua, AntonVeneta) si sono già detti disponibili a sottoscrivere pro-quota (in tutto hanno circa il 53%, di cui il 40,3% conferito al patto) a eccezione di AntonVeneta (3,6%) e Reale Mutua (6,11%) che potrebbero non sottoscrivere e diluirsi. Alla Rothschild il compito di individuare i possibili soci interessati a entrare sottoscrivendo fino al 15-20% del capitale post-aumento. Tra gli interessati, oltre ai nomi già noti di Mediobanca e Goldman Sachs , circolano anche istituzioni della finanza internazionale del calibro di General Electric Capital , Lehman Brothers , Cerberus e Credit Suisse .
Lo stesso cda di Italease, in una nota ufficiale, ha spiegato di aver già ricevuto «molteplici manifestazioni di interesse da parte di primari operatori finanziari e fondi di investimento». Ieri il consiglio non ha effettuato aggiornamenti sul nodo derivati. «Verrà data adeguata informativa in occasione dell'annuncio dei risultati della capogruppo Banca Italease, entro il prossimo 27 luglio». Il richiamo che arriva dal mercato (e dalle Autorità) è a fare chiarezza nel più breve tempo possibile.