NEW YORK - Le vendite di case e gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti hanno restituito speranza all'economia e ai mercati. Wall Street ha accelerato davanti a dati economici superiori alle attese: l'indice Dow Jones ha guadagnato l'1,08%, pari a 143 punti a quota 13.378, lo Standard and Poor's 500 l'1,15% e il Nasdaq l'1,38%,trainati da titoli tecnologici e dell'energia. Per la settimana Dow e S& P hanno marciato al rialzo di oltre il 2%, rispettivamente la miglior performance da aprile e da marzo. Le vendite di nuove abitazioni, finora fonte di gravi preoccupazioni di crisi, sono aumentate a sorpresa del 2,8% in luglio, al livello annuale di 846mila unità. E le case invendute sono diminuite a 533mila da 538mila. Gli ordini di beni durevoli, nel frattempo, il mese scorso sono lievitati del 5,9% mettendo in evidenza un incremento del 2,2% nei beni capitali, esclusa difesa e aviazione, incoraggiante per i futuri investimenti delle aziende.
«Potrebbero emergere condizioni di maggior stabilità», ha detto Nicholas Raich, della National City. Gli investitori potrebbero cioè dare fiducia alle indicazioni di tenuta della crescita, tenendo invece a bada lo spettro di nuovi rovesci sui mercati. Anche perchè continuo sostegno è stato offerto ieri dalla Federal Reserve: se rimane incerta la sua prossima decisione sui tassi d'interesse interbancari, la Banca centrale ha compiuto nuovi passi per riaprire i rubinetti del credito. La Fed di New York ha reso più flessibile lo "sportello" del tasso di sconto, consentendo alle banche di offrire un'ampia gamma di commercial paper a garanzia dei prestiti. Nell'ultima settimana una serie di istituti ha già utilizzato lo sportello, dove la Fed ha ridotto il tasso di mezzo punto percentuale, nonostante i dubbi sui risultati della manovra non siano svaniti.
L'iniezione di fiducia di ieri, tuttavia, dovrà dimostrare di non essere una semplice tregua in un clima di estrema volatilità.Le tensioni sul mercato del credito e sul settore immobiliare potrebbero peggiorare ancora o richiedere tempo per essere smaltite.Nonostante il recupero nelle vendite, le costruzioni di abitazioni in luglio sono ai livelli più bassi da 10 anni.Il prezzo mediano di una casa è salito dello 0,6% ma quello medio è sceso del 3,4% a 300.800 dollari. Il mese scorso, inoltre, non si erano ancora manifestati i più gravi contagi della crisi nei mutui immobiliari subprime.
Le ripercussioni sui mercati finanziari e sull'espansione sono tutt'ora al centro del dibattito.Fusioni e acquisizioni, grande motore di Wall Street, restano sotto pressione: Home Depot sta trattando per cedere la sua attività di distribuzione all'ingrosso con uno "sconto" di 1,2 miliardi sul prezzo iniziale di 10,3 miliardi a una cordata di private equity che comprende Bain Capital, Carlyle Group e Clayton, Dubilier & Rice. Ma le banche impegnate a finanziare l'operazione, JP Morgan Chase, Lehman Brothers e Merrill Lynch, tentennano: non è escluso che tra banche e private equity, qualora l'acquisizione fallisse, esploda una guerra legale a colpi di denunce. Un completamento dell'operazione potrebbe invece trasformarsi in un segnale incoraggiante. La saga rivela comunque il nuovo clima di cautela che pervade le piazze finanziarie, mentre 300 miliardi di dollari di finanziamenti per fusioni già annunciate dal private equity restano irrisolti.
Sull'economia, inoltre, hanno cominciato a piovere le revisioni al ribasso della crescita, non solo per quest'anno.L'espansione potrebbe rallentare sotto il 2% quest'anno. E ieri Morgan Stanley ha ridotto i pronostici sulle vendite al dettaglio anche nel 2008: l'analista del settore Gregory Melich si aspetta che aumentino del 3% invece che del 4,5% a causa della frenata nella ricchezza delle famiglie, nella disponibilità del credito e nell'occupazione. Le vendite al dettaglio sono una componente significativa della spesa al consumo, che a sua volta rappresenta due terzi dell'attività economica statunitense. Sul fronte del mercato del lavoro, in particolare, gli oltre 20mila licenziamenti annunciati solo nell'ultimo mese dalle società di mutui sono già ben il 15%delle buste paga in media create dall'espansione ogni mese.
Effetti della crisi sono previste anche in Europa:l'Eurispes ha stimato che l'Italia non supererà nel 2007 l'1,7%di crescita a causa delle "ricadute dirette e indirette della crisi finanziaria di agosto". Mentre in Gran Bretagna i pignoramenti di case hanno raggiunto i livelli massimi in otto anni,in aumento del 30%. In Germania la banca regionale pubblica SachsenLb, vittima della crisi subprime, sarà messa in vendita dopo aver riportato forti perdite. Altre banche regionali sarebbe in lizza per rilevarla. Le Borse internazionali hanno visto lo Ftse britannico salire dello 0,41%, il Cac-40 francese dello 0,83%, l'lS&P Mib italiano dello 0,62%, mentre il Dax tedesco ha perso lo 0,8%. Il Nikkei giapponese ha ceduto lo 0,41% e lo Hang Seng di Hong Kong lo 0,2 per cento.