La Consob aumenta la pressione sul settore dei derivati e, dopo una lunga istruttoria, ieri ha annunciato sanzioni amministrative nei confronti di esponenti di UniCredit Banca d'Impresa e UniCredit Banca Mobiliare. Il Bollettino dell'autorità di vigilanza con cui sono state rese note le sanzioni ha sottolineato che nelle due società sono state riscontrate «carenze procedurali»afferenti l'operatività in prodotti derivati "over the counter".
Le carenze riguardano la produzione e distribuzione di questi prodotti finanziari negli esercizi 2003 e 2004. Nel dettaglio l'Autorità presieduta da Lamberto Cardia ha trovato carenze nelle procedure interne in riferimento alla scelta e al prezzo delle operazioni, alla selezione dellaclientela potenziale e alla vigilanza sull'attività del personale.
L'elenco di dirigenti,consiglieri e sindaci multati in UniCredit Banca d'Impresa conta 34 persone, per un ammontare complessivo di 511mila euro. La sanzione più consistente (23.800 euro) è andata a Mario Fertonani, presidente del consiglio d'amministrazione di UniCredit Banca d'Impresa all'epoca dei fatti contestati. Tra i multati, per 20mila euro, l'attuale amministratore delegato di UniCredit, Alessandro Profumo, all'epoca dei fatti membro del comitato esecutivo di UniCredit Banca d'Impresa e l'ex direttore generale Pietro Modiano (oggi in Intesa San Paolo) per un ammontare di 19.200 euro. È stato sanzionato per 10.900 euro il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, per la sua carica di consigliere di amministrazione tra il 2003 e il 2004. Per la stessa carica, ricoperta nel periodo 2003-2005, è stata multata per 12.300 euro Diana Bracco, presidente di Assolombarda. Piero Gnudi ha ricevuto una ammenda da 16.200 euro in quanto vice presidente del cda tra il 2003 e il 2005. Una multa da 8mila euro, infine, è stata comminata a Luca Majocchi, nel cda fino alla metà di luglio del 2003, e attualmente amministratore delegato di Seat Pagine Gialle.
L'elenco delle sanzioni comprende quindi Renzo Piccini (16.200); Giovanni Desiderio (16.200); Alessandro Riello (20.000); Giampaolo Giampaoli (20.000); Franco Andreetta (20.000); Francesco Farinelli (12.400); Mauro Saviola (12.400); Giulio Sapelli (12.400); Giuseppe Pichetto (12.400), Girolamo Marchi (12.400), Luigi Lunelli (12.400), Callisto Fedon (12.400); Paolo Cavazzuti (12.400); Roberto Nicastro (11.700); Massimo Calearo (9.700); Mario Aramini (20.000); Paolo Bonamini (20.000); Giuseppe Benini (16.200); Michele Rutigliano (16.200); Vincenzo Nicastro (16.200); Federica Bonato (15.300); Domenico Insenga (15.800); Fabio Bolognini (11.900), Eugenio Calini (16.200); Ferdinando Brandi (11.900); Carlo Scarenzio ( 12.400); Giorgio Bonavida ( 15.700).
Quanto alle sanzioni in UniCredit Banca mobiliare (Ubm), queste hanno riguardato 17 manager e dirigenti per un totale di 268.500. Fra i sanzionati, oltre a Profumo e Modiano, anche il vice presidente di UniCredit, Fabrizio Palenzona, e l'ex-commissario Consob, Salvatore Bragantini, consigliere della società nel periodo. Nella lista i nomi di Attilio Leonardo Lentati, Franco Bruni, Eugenio Caponi, Danilo Danielis, Marco Onado, Michele Rutigliano, Alessandro Trotter, Michele Paolillo, Paola Pierri, Luca Fornoni, Davide Mereghetti, Ferdinando Samaria, Giuseppe Aquaro.
Al momento non si ha notizia di possibili ricorsi al Tar del Lazio contro la decisione Consob. «Io penso – ha commentato ieri sera il professor Giulio Sapelli – che noi come organismo di controllo abbiamo fatto tutto il possibile a tutela del mercato. Detto questo, proprio per il rispetto del mercato, parto dal principio che l'autorità di controllo abbia sempre ragione: il che significa che questa sanzione sarà un incentivo a fare di più». (di A.Grass.)