Il prezzo del petrolio corre verso 82 dollari al barile a New York e aggiorna il record storico a 81,75 dollari.
Chiusure tutte nel segno del robusto rialzo per le piazze finanziarie europee: Francoforte (Dax 30) +1,29%, Parigi (Cac40) +1,96%, Londra (Ftse100) +1,59%, Milano (S&P/Mib) +1,80 per cento. Un rally ispirato dall'andamento di Wall Street, in attesa dell'esito della riunione della Federal Reserve sui tassi. Il Dow Jones alle ore 17,40 segnava +0,64%, il Nasdaq saliva dello 0,53% e l'S&P500 dello 0,73%, con il petrolio in leggero calo sui massimi. Dalla Banca centrale degli Stati Uniti gli operatori si aspettano un taglio del costo del denaro dello 0,25% o, ancora meglio, dello 0,50%. Bene Lehman Brothers (+1,84%), dopo i risultati del terzo trimestre che hanno visto salire i ricavi e calare i profitti, ma a un livello migliore delle attese nefaste degli analisti, vista l'esposizione della banca d'affari sul fronte dei derivati strutturati sui mutui subprime.
Rally bancario, non in Germania. Protagoniste della giornata finanziaria le banche britanniche Alliance&Leicester che rimbalza del 24,33% e Northern Rock in salita del 6,1 per cento. Quest'ultima è reduce da due sedute consecutive di profondi ribassi (-35,5% ieri, -31% di venerdì scorso) dopo la richiesta di accesso ai fondi di emergenza della Bank of England per far fronte all'impatto della crisi dei mutui subprime. In evidenza anche Hbos (+2,83%) e Barclays (+1,9%). Non recupera invece l'altro operatore finanziario Bradford&Binlgey (-4%), che ha subito forti perdite nei giorni scorsi. Meno bene le banche tedesche, penalizzate dall'analisi della Buba (l'istituto centrale) che ha preconizzato profitti più magri. Questa mattina la partenza delle Borse era stata negativa sulla maggior parte dei mercati europei mentre Tokyo aveva chiuso in forte ribasso: - 2,02% l'indice Nikkei. A Milano molto bene il titolo Fastweb, in rialzo del 3,7 per cento: l'azionista Swisscom ha smentito le ipotesi di delisting. A spingere il titolo anche il giudizio positivo di Morgan Stanley, che ha alzato il target price.
Occhi puntati sulla Fed. L'attesa degli investitori è tutta rivolta alle decisioni del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, che - attorno alle ore 14.15 (le 20.15 in Italia) - comunicherà le decisioni sul costo del denaro negli Stati Uniti. Secondo le previsioni, la Fed dovrebbe decidere un ribasso del costo del denaro di almeno un quarto di punto per ridare ossigeno ai mercati dopo la crisi dei mutui subprime. In calendario, alle ore 8.30 (le 14.30 in Italia), anche la pubblicazione dell'indice dei prezzi alla produzione del mese di agosto. Gli analisti prevedono un ribasso dello 0,3%, contro l'aumento dello 0,6% precedente. Escluse le componenti più volatili rappresentate dai prezzi dei beni alimentari ed energetici, il dato è atteso in crescita dello 0,1%, contro l'aumento dello stesso segno della volta precedente.