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Alitalia svela i soci di Baldassarre

di Gianni Dragoni

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10 ottobre 2007

SONDAGGIO / Chi rileverà il pacchetto di azioni Alitalia?


Ammessa con riserva e composta in prevalenza da sconosciuti. Tra cui il fondo d'investimento isareliano Mivtach Shamir
Ltd e una misteriosa società belga, Safna, proprietaria di miniere e pozzi di petrolio in Sudafrica e Congo.
Ecco la cordata rappresentata da Antonio Baldassarre per la privatizzazione Alitalia. Ne fanno parte il tour operator milanese
I Viaggi del Ventaglio e la società romana di informatica Engineering,
gruppi quotati in Borsa, più altre due sconosciute società,
Aermar Srl di Torino e Reficere Srl di Roma, che gestisce un ristorante Mc Donald's all'Eur, in viale Europa.
I nomi sono stati svelati ieri mattina dall'Alitalia,incalzata dalla Consob che ha chiesto più trasparenza sulla cordata rappresentata dall'ex presidente della Corte Costituzionale, sostenuto da Giancarlo Elia Valori.
L'avvio della nuova tornata di privatizzazione con sei concorrenti, tra cui Air France, Lufthansa, Air One-Intesa e Aeroflot, ha acceso l'interesse sul titolo Alitalia (+4,1% a 0,8518 euro). Dopo il calo della seduta precedente, Air France ha riguadagnato l'1% a 28,43 euro. Lufthansa è salita dell'1,1%a 20,71. Entrambi i vettori cercano di dissimulare il reale interesse, dicendo che sono in attesa di «ascoltare» Maurizio Prato, presidente dell'Alitalia.
La cordata Baldassarre però deve ancora superare l'esame di ammissione, ha puntualizzato con un secondo comunicato Alitalia, ancora su richiesta Consob. Il cda ha invitato l'advisor Citi a fornire gli elementi necessari «per verificare, in via preliminare e pregiudiziale, (...) la sussistenza in capo a detta Cordata di requisiti quali: una adeguata solidità patrimoniale, adeguate competenze industriali e capacità di sostenere il rilancio della società nel lungo periodo».
Una precisazione anche dal Ventaglio, che ha detto di essere stato invitato il 4 ottobre da Baldassarre «a partecipare a una costituenda cordata finalizzata alla privatizzazione della compagnia di bandiera». La società «ha preliminarmente manifestato il proprio interesse ad esaminare l'eventuale adesione al progetto in attesa di ricevere maggiori informazioni» e ha puntualizzato che l'operazione «non prevederebbe nessun esborso finanziario».
Una cautela dettata dal fatto che il Ventaglio non è ancora uscito dalle difficoltà finanziarie. Nei primi nove mesi il valore della produzione è di 364 milioni, con una perdita operativa di 19,5 milioni. L'utile netto di 11,6 milioni è frutto di plusvalenze.
La mancata esclusione della cordata Baldassarre sembra dovuta soprattutto a influenze politiche, per l'intervento di Valori,forte dei legami in Isarele e di visite nei palazzi romani, dal Governo fino all'Enac. «Abbiamo da parte da uno a 1,5 miliardi di euro per l'acquisto e la ristrutturazione di Alitalia», afferma Baldassarre. Ma non si capisce chi li metterebbe, se – come sostiene – «la maggioranza della cordata resterà italiana ». «Non c'è un capofila», Engineering «è un po' più forte». La società, controllata al 67% dalle famiglie Amodeo e Cinaglia, ha 426 milioni di ricavi e 22,6 milioni di utile nel 2006.
Il Ventaglio non metterebbe soldi, ma la sua esperienza nel trasporto aereo con il gruppo charter Livingston-Lauda. Non sembrano avere adeguata potenza di fuoco gli altri due aderenti. La Reficere Srl, di cui è amministratore unico e socio con l'80% Federica Degl'Innocenti, 51 anni, nel bilancio 2005 dichiarava 11 milioni di ricavi e 149.554 euro di utile netto. Non è disponibile nella banca dati Cerved il bilancio 2006.
La Aermar Srl di Torino è posseduta per l'83% da Luisa Bruna Caprotti, 50 anni, per il 13,67% da Bianca Ricagno, 26 anni, per l'1,67% da Francesco Abitante, 45 anni, per l'1,66% da Wemex Italia Srl (posseduta da Fabio De Carli, 57 anni). La società dichiara come attività il commercio di autoveicoli, nel 2006 non aveva valore della produzione, solo costi per 960 euro e una perdita netta di 960 euro, con patrimonio netto ridotto a 43.274 euro. Amministratore unico è Franco Mirone, 69 anni, giornalista professionista.
Prato si prepara a un calendario di incontri serrati per «approfondire » l'interesse potenziale dei pretendenti. Entro un mese – ha detto ai sindacati – ritiene possibile individuare l'acquirente.

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