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Hsbc paga l'effetto subprime e avverte: crisi del credito fino al 2009

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14 novembre 2007

Continua l'onda lunga della crisi del credito causata dai mutui subprime americani - ovvero prestiti accordati a soggetti con bassa affidabilità creditizia. Ora è il colosso britannico HSBC a soffrire per l'esposizione, dichiarando nel terzo trimestre oneri relativi alle attività negli Usa statunitense, per 3,4 miliardi di dollari, ovvero 1,4 miliardi in più di quanto previsto estendendo il trend del primo trimestre.

«Con ogni probabilità ci sarà un ulteriore peggioramento nel mercato immobiliare con conseguenze sull'economia in generale», ha fatto sapere HSBC. Stephen Green, amministratore delegato del gruppo, ha detto che i problemi stanno ora «tracimando» dal settore mutui ad altre linee di credito, come carte di credito o prestiti per l'acquisto di autovetture, visto che per i clienti è ora più difficile accedere al prestito. Le insolvenze sono dunque in aumento.

«Credo che nessuno sappia quando il mercato inizierà la ripresa - ha avvertito Green - ma il gruppo ora si aspetta nuovi e prolungati problemi che dureranno per tutto il 2008 e probabilmente il 2009». La Borsa ha però reagito bene. Il titolo, a Londra, ha recuperato in mattinata il 4,4% dopo settimane di incertezza. Green ha ripetuto che il gruppo è solido e la diversificazione degli investimenti garantisce stabilità. Sia il settore Asia che quello Europa sono in piena salute, e, di conseguenza, sarà solo il settore Usa a soffrire per la ristrutturazione: 100 filiali sono in chiusura e altre 260 a breve patiranno la stessa sorte, per un risparmio di 55 milioni di dollari.

Come è noto, non è solo HSBC ad essere in affanno. Anche le concorrenti Citigroup, Merrill Lynch, Bank of America e UBS hanno dichiarato perdite per miliardi di dollari. La sensazione à che lo spettacolo debba ancora cominciare. D'altra parte lo stesso cancelliere dello scacchiere (il ministro britannico dell'economia) Alistair Darling ha recentmente messo in guardia istituti di credito e investitori: «La Gran Bretagna è entrata in un periodo di incertezza finanziaria senza precedenti. Non c'è dubbio che alcune banche hanno un'esposizione considerevole», ha detto ancora Darling, che poi ha concluso in modo rassicurante. «Ad ogni modo, queste banche hanno dei bilanci solidi». Basterà?

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