Bolloré parla di votazione all'unanimità, poi fonti finanziarie rivelano la posizione del presidente di Unicredit, che sarebbe polemica sul metodo e non sui nomi dei candidati
Gabriele Galateri di Genola e Franco Bernabè sono stati indicati da Mediobanca, rispettivamente per la presidenza e la carica di amministratore delegato di Telecom Italia. La decisione è stata presa dal comitato nomine di Piazzetta Cuccia, che è uno degli azionisti chiave in Telco (newco subentrata a Olimpia-Pirelli nel controllo dell'ex monopolista), insieme a Telefonica, Intesa Sanpaolo, Generali e Sintonia-Benetton.
In un primo tempo uno dei quattro componenti del comitato, il finanziere francese Vincent Bolloré, ha parlato di unanimità. Ma in serata fonti finanziarie hanno rivelato all'agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor che il presidente di Unicredit, Dieter Rampl,si è astenuto. Più che una presa di distanza dai candidati, una critica al metodo in cui si è giunti alle nomine. Bolloré ha votato a favore con il presidente Cesare Geronzi. Il presidente della Pirelli, Marco Tronchetti Provera, visto il suo ruolo di venditore della quota di riferimento nella società di tlc, ha ritenuto opportuno non esprimere alcuna valutazione. «Franco Bernabè ha al tempo stesso l'età assolutamente giusta, è competente e conosce bene il settore e la società perchè è già stato ai suoi vertici», ha commentato Bollorè . Quanto a Galateri, ha aggiunto il finanziere capofila dei soci esteri in Mediobanca, «è un uomo di grande qualità che è stato un presidente molto valido».
Tronchetti Provera ha commentato positivamente: «Si tratta di indicazioni di qualità sul vertice aziendale». Poi ha aggiunto in un comunicato: «Come ex presidente e tenendo conto che Pirelli detiene tuttora una partecipazione in Telecom Italia, mi auguro che venga valorizzato il lavoro svolto dalla prima linea operativa che ha contribuito al successo economico e tecnologico e ad una importante ristrutturazione finanziaria, garantendo con professionalità buoni risultati anche durante il lungo periodo di instabilità».
Anche da Generali è stata espressa «soddisfazione verso una soluzione che permetterà di uscire dalla situazione di incertezza che si era venuta a creare in Telecom Italia». La compagnia del Leone, ha riferito un portavoce, auspica ora che «il manangement della società possa tornare a lavorare nel necessario clima di serenità e di stabilità».
La formalizzazione delle nomine tocca adesso al consiglio di amministrazione di Telecom Italia, che secondo fonti coinvolte nell'operazione, «potrebbe essere convocato martedì o al massimo mercoledì mattina». L'attuale presidente Pasquale Pistorio attende solo una «comunicazione formale» dall'azionista Telco e poi darà il via alle procedure. E sarà il cda a «prendere atto» delle dimissioni, peraltro già annunciate, dello stesso Pistorio e dell'amministratore delegato Riccardo Ruggiero, per poi cooptare Bernabé e Galateri.
Al momento resta un alone di mistero sulla sorte del vicepresidente Carlo Buora. Al Comitato nomine di Mediobanca non se ne sarebbe discusso. «Abbiamo parlato solo del presidente e dell'amministratore delegato, le uniche due raccomandazioni previste all'ordine del giorno», ha riferito ancora Bollorè al termine della riunione. Spetterà dunque al nuovo cda prendere una decisione sul futuro del vicepresidente e soprattutto sulle sue eventuali deleghe. Negli ambienti vicini alla società si dà per scontata una riconferma del manager, magari con un «ridimensionamento» del ruolo operativo.
