Il Santander non ha in programma alcun nuovo investimento nel retail in Italia. Lo ha dichiarato il direttore finanziario Josč Antonio Alvarez nel corso di una conference call con gli analisti precisando che č stata Mps a contattare la banca spagnola e a chiedere di avviare trattative su Antonveneta.
La transazione č stata velocissima, e non ha mai riguardato un eventuale cambio di azioni o l'ingresso del Santander in Mps. A convincere gli spagnoli della bontą dell'operazione č stato ovviamente il prezzo: 9 miliardi di euro, rispetto a una valutazione di Antonveneta, nell'ambito della transazione Abn-Amro, di 6,6 miliardi di euro. Come a dire che la plusvalenza per Santander č stata attorno a 2,5 miliardi di euro.
L'effetto inmediato di questa cessione, fa sģ che il Santander non abbia bisogno di procedere al gią annunciato aumento di capitale di 4 miliardi di euro per l'acquisto pro-quota degli asset Abn-Amro e in particolare per la banca brasiliana, Banco Real. Dall'ammontare iniziale di circa 20 miliardi di euro, bisogna infatti dedurre i 9 miliardi della vendita di Antonveneta. Come a dire che per il finanziamento dell'operazione il Santander ha gią raccolto sufficiente cash: 6,2 miliardi dalla vendita di asset come il San Paolo e beni immobiliari, e senza contare la recente emissione obbligazionaria per 7 miliardi di euro.
In una lettere inviata ai soci e alla Cnmv (la Consob spagnola) , Emilio Botin dice: la incorporazione di Antonveneta avrebbe rappresentato un primo passo interessante in Italia. Ma ammette che l'acquisizione non sarebbe stata sufficiente per essere competitivi e sarebbero stati necessari altri investimenti.
