In 84 anni di storia la banca d'affari Bear Stearns ha dovuto affrontare poche volte periodi difficili come quello in corso. A dimostrarlo è il fatto che l'amministratore delegato James Cayne e altri alti dirigenti potrebbero decidere di rinunciare ai bonus previsti per il 2007. Le indiscrezioni, riportate dal Wall Street Journal, arrivano alla vigilia della pubblicazione dei risultati di bilancio trimestrali di Bear Stearns, che per la prima volta dovrebbero attestarsi in passivo. In passato, la banca d'affari è stata molto generosa con i propri dipendenti, garantendo soprattutto ai dirigenti premi consistenti. L'attuale piano per l'assegnazione dei compensi, adottato nel 1986, prevede che la società realizzi un ritorno minimo, sulla base del quale sono calcolati i premi dei dirigenti. La situazione di Bear Stearns, analoga a quella di Morgan Stanley, il cui amministratore delegato John Mack ha annunciato oggi che non accetterà premi per il 2007, contrasta con quella di Goldman Sachs, che martedì ha reso noto che i dirigenti riceveranno in media premi per 662 mila dollari. Alla soglia di metà giornata di contrattazioni a Wall Street, Bear Stearns cedeva il 2,15 per cento.