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Metalmeccanici, c'è l'intesa. Aumento di 127 euro al mese più una tantum di 300 euro

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20 gennaio 2008

Secondo il ministro Damiano il governo ha «avuto a mente gli interessi dei lavoratori e al tempo stesso i problemi di competitività e crescita posti dalle imprese perché ogni contratto deve trovare un compromesso, un giusto equilibrio»

Dopo 9 mesi e 8 giorni di trattativa è stato raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Per adesso l'intesa riguarda la parte economica. Previsto un aumento di 127 euro al mese su 30 mesi, cui vanno sommati 20 euro per chi non fa la contrattazione di secondo livello. In arrivo anche 300 euro di una tantum da erogare in un'unica tranche.

In fatto di orario si prevede un sabato comandato in più per le aziende con più di 200 dipendenti e per quelle che hanno meno di 200 addetti. Definito a 44 mesi il limite del lavoro a tempo determinato. I lavoratori, poi, matureranno un giorno in più di ferie dopo 10 anni di anzianità e 55 anni di età.

La chiusura del contratto, ha commentato a caldo il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, è «un risultato di grande rilevanza per i lavoratori, per le imprese e per il Paese, che ha bisogno di stabilizzazione e di certezze». L'azione del governo si conclude, ha aggiunto Damiano, e il contratto «sarà firmato nella sua sede naturale tra le parti sociali. L'esecutivo ha svolto una parte importante e positiva nel suo compito di accompagnamento e mediazione».

Un'azione, quella portata avanti dal governo, che ha comunque avuto a mente «gli interessi dei lavoratori e al tempo stesso i problemi di competitività e crescita posti dalle imprese perché ogni contratto deve trovare un compromesso, un giusto equilibrio», ha proseguito il ministro, riconoscendo a sindacati e industriali «una profonda convinzione di arrivare ad una conclusione». Damiano ha anche sottolineato come l'azione del governo sia sempre stata attenta «a non invadere l'autonomia e la prerogativa delle parti sociali ma soltanto rendendosi disponibili ad avvicinare ed accompagnare le posizioni».

«Dopo una settimana di brutte notizie - ha commentato il presidente di Federmeccanica, Massimo Calearo - abbiamo chiuso il contratto guardando avanti, nell'interesse del paese e dei lavoratori». Un obiettivo «non semplice soprattutto guardando da dove eravamo partiti», ha aggiunto Calearo, osservando che resta «ancora molto da fare perché le imprese, che vivono di concorrenza, possano essere competitive».

Per questo gli industriali auspicano che arrivi «velocemente la defiscalizzazione per la contrattazione di secondo livello e quella degli straordinari perche è un momento difficile» dice ancora ribadendo come il risultato di oggi sia «importante e innovativo». Al termine Calearo ha ringraziato non solo il direttore generale di Federmeccanica, Roberto Santarelli, ma anche il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo e il futuro candidato alla guida di viale dell'Astronomia, Emma Marcegaglia, oltre a tutto il direttivo per la vicinanza espressa in questi giorni.

Tornando ai contenuti, ha spiegato in conferenza stampa Damiano, «si giunge ad un risultato che consente un maggior utilizzo flessibile del lavoro, attraverso l'uso dei sabati lavorativi. Si migliorano poi le condizioni dei lavoratori, in particolare per i nuovi assunti, che raggiungono per la prima volta la completa parità normativa con gli impiegati». Sotto il profilo salariale - ha detto ancora il ministro - il contratto si chiude con un risultato molto importante, nonostante le distanze iniziali delle parti. Si tratta di un aumento medio di 127 euro a regime, diviso in tre tranche: la prima da gennaio 2008 di 60 euro, la seconda da gennaio 2009 di 37 euro e la terza da settembre 2009 di 30 euro.

«C'è poi - ha aggiunto Damiano - una rivalutazione della retribuzione per i lavoratori senza il contratto integrativo, che verrà portata a 20 euro mensili per 13 mensilità. E viene erogata una una tantum a marzo 2008 di 267 euro, che sommata all'indennità di vacanza contrattuale erogata porta il complessivo a 300 euro».

In serata da Bologna positivo commento del premier Romano Prodi: «Voglio veramente esprimere la mia soddisfazione per la firma del contratto dei metalmeccanici. Un contratto difficile che ha trovato finalmente l'accordo della Federmeccanica e dei sindacati. Ringrazio il ministro Damiano che ha veramente fatto da collante in un momento così complicato». La firma per le tute blu, secondo il presidente del Consiglio, è la premessa «per potere, adesso, lavorare per migliorare la produttività e l'efficienza di tutto il sistema e dare maggiore potere d'acquisto ai lavoratori. Quindi - ha concluso il premier - è un augurio per il lavoro futuro».
(a cura di Alberto Annicchiarico)

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