Rupert Murdoch sfida Microsoft per Yahoo!. La News Corp ha avviato trattative per rilevare una quota superiore al 20% nella società di Internet, combinare la sua controllata MySpace con le attività online di Yahoo! e iniettare nel gruppo nuovi capitali. All'operazione, a fianco di Murdoch, parteciperebbero anche gruppi di private equity.
Il negoziato, riportato dai blog di Silicon Valley e dal «Wall Street Journal», rappresenta una drastica svolta per Murdoch, che nei giorni scorsi aveva escluso un interesse a sfidare l'offerta da 44,6 miliardi di dollari per conquistare Yahoo! avanzata dall'amministratore delegato di Microsoft Steve Ballmer.
Un'intesa, tuttavia, non è facile: simili trattative si sono arenate in passato davanti alla diversità di opinioni nel valutare i reciproci asset. Murdoch stima il suo sito di social networking MySpace e la divisione online Fox Interactive Media almeno tra i sei e i dieci miliardi di dollari. A Wall Street, davanti alle grandi manovre, il titolo di Yahoo! ha guadagnato ieri l'1,12 per cento, chiudendo a 29,90 dollari.
Murdoch è considerato forse l'unico magnate dei mass media che per determinazione è in grado di tener testa a Ballmer. Con le nuove trattative, di sicuro, News Corp ha preso il posto di Google nel ruolo di principale avversario dell'offensiva lanciata da Microsoft: il re dei motori di ricerca, per spezzare l'assedio di Ballmer, aveva infatti proposto un patto nella pubblicità online che garantisse a Yahoo! nuove entrate, ma questa ipotesi è parsa sfumare. Ed ecco farsi avanti, rompendo ogni indugio, News Corp: il blog tecnologico TechCrunch ha azzardato che un accordo, se non emergeranno ostacoli, potrebbe essere completato in brevissimo tempo, forse entro un paio di giorni.
Nuove avance di Murdoch nei confronti di Yahoo! erano parse problematiche a causa delle recenti grandi acquisizioni di News Corp: ha appena conquistato per circa cinque miliardi di dollari il colosso dei mass media Dow Jones, con la gemma del «Wall Street Journal». Allo stesso tempo, però, Murdoch è noto per la sua aggressività: nella battaglia per Dow Jones ha spiazzato i concorrenti offrendo ai soci un forte premio. E la sua conquista negli anni scorsi di MySpace per poche centinaia di milioni di dollari, criticata come troppo cara, si è rivelata lungimirante quando l'esplosione di Internet ha enormemente valorizzato le società online. Adesso il magnate di origine australiana ha l'opportunità di combinare assieme significativi asset che gli garantiscano un'ulteriore salto di qualità sull'autostrada elettronica.
Murdoch è stato riportato in gioco dall'improvviso gelo sceso sull'offerta di Google, che si è offerto di soccorrere Yahoo e il suo amministratore delegato Jerry Yang. Google si è tirata indietro per il rischio che qualunque suo patto con Yahoo sollevi obiezioni antitrust e provochi severi controlli delle autorità di regolamentazione. Una retromarcia che ha lasciato Yahoo alla frenetica ricerca di alternative: la società ha ufficialmente respinto lunedì l'offerta di acquisizione avanzata da Microsoft come del tutto inadeguata, scommettendo su un rilancio da parte di Ballmer o sull'emergere di nuove offerte. Ora si è fatto avanti Rupert Murdoch. La partita è ancora tutta da giocare.
