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Air France: trattare a oltranza

di Gianni Dragoni

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25 MARZO 2008

C'è un nuovo termine, venerdì 11 aprile, negli accordi tra Alitalia ed Air France-Klm per la privatizzazione della claudicante compagnia italiana. Un termine che potrebbe portare a un allungamento dei tempi del negoziato oltre il termine molto stretto, sulla carta tassativo, del 31 marzo.
La nuova data è contenuta nell'«Accordo quadro» tra le due compagnie, un contratto firmato il 15 marzo, con un estratto che contiene «pattuizioni parasociali». L'accordo «quadro» risulta firmato il 15 marzo. È il famoso sabato del consiglio di amministrazionefiume della Magliana che, secondo le carte ufficiali, si sarebbe concluso dopo la mezzanotte ed è stato oggetto di un lungo comunicato diffuso alle 2,30 di notte, domenica 16 marzo.


Ma siccome l'accordo quadro è datato 15 marzo, è la conferma che i lavori del cda erano già conclusi il sabato, nonostante in quella giornata non ne fosse stata data alcuna notizia.
La novità che emerge dalle ultime carte pubblicate è che Air France-Klm può invocare la «risoluzione »dell'accordo«nel caso in cui l'accordo tra Alitalia e i sindacati non sia stato sottoscritto dal Governo (in particolare precisa il documento dal ministero del Lavoro) entro l'11 aprile 2008 », su cassa integrazionee ammortizzatori sociali. Questo termine scade appena due giorni prima che si aprano le urne per le elezioni politiche e si segni lo spartiacque tra le due legislature e, stando ai sondaggi, la staffetta tra il Governo Prodi e un probabile nuovo esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. Il leader del centro-destra si sta opponendo all'operazione AliFrance, pur senza aver messo in campo la cordata alternativa di cui va parlando da alcuni giorni. Il riferimento all'11 aprile nell'accordo quadro riguarda le norme sulla cassa integrazionee gli ammortizzatori sociali per gli esuberi. Finora Jean-Cyril Spinetta li ha quantificati in 2.100 addetti tra Alitalia "Fly", la compagnia quotata in Borsa e la Az Servizi, oggi controllata al 51% (il 49% è di Fintecna), ma destinata nelle intese a passare fino all'80% sotto il controllo di Fintecna, società interamente statale, entro il 2010.


Oggi a Roma riprende il difficile confronto tra Spinetta, il presidente di Alitalia Maurizio Prato e le nove sigle sindacali della Magliana sugli esuberi. La riunione è stata ritardata dalle 11 alle 14, per dar modo ai vertici di Alitalia ed Air France, che si vedranno alle 9, di concordare un'ipotesi di mediazione che potrebbe anche portare ad una trattativa ad oltranza. Un ammorbidimento dei tagli nel cargo (dove ci sono 180 piloti in esubero) e forse sulla manutenzione di Atitech potrebbero essere ma non c'è conferma da Parigi il ramoscello d'ulivo offerto ai sindacati da Spinetta, il quale ha già assicurato otto anni di lavoro garantito ai 4.400 lavoratori che dovrebbero restare in Alitalia Servizi, nel limbo pubblico di Fintecna. Negli accordi parasociali resta confermato che devono essere soddisfatte, oppure oggetto di «rinuncia», le condizioni da realizzare entro il 31 marzo. Tra queste spicca «il raggiungimento di un accordo, a condizioni soddisfacenti per Air France-Klm, tra le organizzazioni sindacali rappresentanti la maggioranza di ciascuna delle categorie di dipendenti di Alitalia » e la compagnia sulla privatizzazione, il piano industriale 2008-2010, gli esuberi e gli ammortizzatori sociali. Per gli esuberi previste la cassa integrazione e mobilità, con stipendio garantito all'80% per sette anni. Ma il trattamento economico delle eccedenze dovrebbe raggiungere il 100% dell'attuale stipendio, con il «piano sociale» previsto da Air France.
La stessa regola vale per gli esuberi di Alitalia Servizi. Anche in questo caso, l'accordo indica come termine di ratifica al ministero del Lavoro l'11 aprile.


L'accordo prevede una penale di 10 milioni a carico di Alitalia in caso di violazione del principio di esclusiva con Air France. Ma la Magliana si è anche riservata il diritto di accogliere una nuova offerta, con un congruo termine per aprire una trattativa, qualora venga presentata una proposta «considerevolmente più favorevole» di quella di Parigi. Insomma, un accordo blindato, che contiene però garanzie per aprire ad altri pretendenti in casi di veri rilanci e non solo di dichiarazioni che puntino a bloccare l'unica offerta vincolante presentata.


L'accordo quadro conferma che le azioni che Air France acquisirà nell'Ops (scambio tra una sua azione ogni 160 di Alitalia) saranno apportate alla nuova Alitalia Holding Srl. Questa sarà una società di diritto italiano, per almeno tre anni controllata per la maggioranza del capitale da una fiduciaria italiana che nominerà tre consiglieri di amministrazione su cinque. Air France nominerà due consiglieri, tra cui il presidente, i quali avranno però voto doppio e il presidente del collegio sindacale. Tra Az e Air France sarà stipulato un patto parasociale secondo la legge del Lussemburgo.

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