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Alitalia, Berlusconi: «In 3 o 4 settimane la cordata italiana». Intesa-Sanpaolo, partita chiusa

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21 marzo 2008

«C'è la possibilità che importanti imprenditori italiani si facciano avanti, assistiti da importanti banche; occorre il tempo per accordarsi e conoscere i dati del gruppo. Alla fine di queste tre o quattro settimane la cordata presenterà una proposta definitiva che penso e spero possa risolvere la situazione». Lo ha detto Silvio Berlusconi in una intervista a Sky Tg24.

«O si fa Alitalia o si muore» aveva detto in mattinata il leader del Pdl e azionista di riferimento di Fininvest e Mediaset. «Adesso sono in campo io e questa cosa si fa. A meno di colpi di testa del governo, che deve darci la possibilità di operare» aveva affermato tornando alla carica su Alitalia per ribadire la preferenza per una cordata italiana che si impegni nel salvataggio della compagnia (della quale il presidente di Alitalia, Maurizio Prato, non aveva notizie sino a ieri, ndr). Berlusconi ha chiesto e chiede al governo in carica di non decidere d'imperio dopo che l'opposizione è rimasta in disparte nonostante non condividesse le mosse di Palazzo Chigi. «La risposta ad AirFrance? La darà già il prossimo presidente del Consiglio e sarà un chiaro e secco no».

«Abbiamo lasciato che il governo Prodi operasse senza intervenire, siamo stati in disparte. Ora - ha aggiunto il leader del Pdl - occorre cambiare strada». Ricordando di aver lanciato un appello agli imprenditori tricolori per la difesa dell'italianità della compagnia di bandiera, Berlusconi assicura: «Le banche sono disponibili ad appoggiare un'operazione industriale che certamente ha tante possibilità di riuscita. Io comincio ad operare in questa direzione - aggiunge - in previsione di avere la responsabilità di governo e sono sicuro che si potrà arrivare a un risultato positivo».

In merito alla partecipazione di Banca Intesa, Berlusconi tiene a precisare che l'istituto guidato da Corrado Passera «non ha smentito affatto, mi risulta che è sulle posizioni di mesi fa e che è disponibile ad aiutare un gruppo che presenti un serio piano industriale». Passera - aggiunge Berlusconi - «ha detto solo che non ha niente di concreto sul tavolo perché in questi mesi non è stato consentito ad altri, oltre ad Air France, di conoscere i conti di Alitalia». Uscendo dalla sede del quotidiano Il Messaggero, dove si è recato per un forum, il leader del Pdl ha poi sfumato l'affermazione: «Credo che (la cordata italiana) si potrà fare con il supporto di un importante istituto di credito». Intesa Sanpaolo, interpellata da IlSole24Ore.com, conferma che la partita è chiusa.

Sull'esistenza di una cordata italiana interessata a rilevare Alitalia si è espresso anche Roberto Formigoni: «Confermo che esiste una cordata italiana, che è pronta e che si appaleserà entro breve». Il presidente della Regione Lombardia Formigoni già mesi fa aveva parlato di un possibile interessamento a Malpensa di una compagnia aerea internazionale e aveva avanzato l'ipotesi della nascita di una società formata da imprenditori lombardi e del nord ma al momento non ha voluto
rivelare nessun nome.

Secondo il principale competitor di Berlusconi, il leader del Partito democratico Walter Veltroni, bisogna però «evitare di mettere Alitalia nel tritacarne» e anche per questo «se c'è una cordata alternativa» ad Air france-Klm «si manifesti, ma rapidamente». Bisogna evitare, ha aggiunto Veltroni ai microfoni del Tg1, «che ci sia una cordata che dopo le elezioni non c'è più» perché questo significherebbe portare «Alitalia sull'orlo del fallimento e anche di più».

Intanto il prossimo appuntamento ufficiale per conoscere il futuro di Alitalia resta quello di martedì prossimo, quando riprenderanno le trattative tra i vertici della compagnia, i sindacati e Air France-Klm. Il direttore commerciale del gruppo franco-olandese, Christian Boireau ha insistito venerdì sull'urgenza di arrivare al più presto a un accordo con Alitalia cui si propone «un futuro positivo a medio termine». Boireau parlava alla convenzione delle agenzie di viaggio a Biarritz al posto del presidente Jean-Cyril Spinetta, impegnato nei negoziati per Alitalia che, ha detto Boireau, «si accinge a riprendere» Ciò che chiediamo alla compagnia italiana, ha aggiunto, è «di fare i risanamenti necessari per poterle garantire questo avvenire», ha aggiunto Boireau. «Noi sappiamo ciò che possiamo fare e bisogna che questo piano sia accettato o rifiutato, ma adesso e non tra due mesi o un mese», ha aggiunto Boireau. Spinetta, ha detto Boireau, «ha passato quasi tutta la settimana e il suo ultimo weekend in Italia e si accinge a ricominciare».

Dal canto suo il sindacato si aspetta «contenuti nuovi che vadano a modificare l'offerta Air France-Klm, altrimenti l'appuntamento di martedì 25 è inutile e può durare anche un quarto d'ora», come ha dichiarato il segretario nazionale della Filt-Cgil, Mauro Rossi. «In ogni caso - ha aggiunto Rossi - noi parteciperemo all'incontro, perché ci auguriamo che a fronte di una convocazione ci sia la volontà di trattare». (a cura di Alberto Annicchiarico)

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