Il titolo Alitalia finisce nel mirino della Consob, la commissione che vigila su società quotate Borsa. L'autorità guidata da Lamberto Cardia sta facendo «un attento monitoraggio sull'andamento e l'operatività del Alitalia». Martedì il titolo ha toccato un minimo a 0,56 euro con uno scivolone del 5,54% dopo aver segnato perdite superiori al 7%.
A pesare sono state soprattutto le parole del candidato premier per il Popolo delle Libertà, Silvio Berlusconi, che lasciavano prefigurare uno stop ad Air France-Klm. Mercoledì il titolo, dopo una partenza in forte rialzo, ha toccato nuovi minimi con una flessione del 7,5%. Dopo una sospensione per eccesso di ribasso, il titolo è stato riammesso alle contrattazioni facendo segnare un calo e poi un rialzo.
Il monitoraggio, hanno sottolineato fonti vicine alla Consob, viene sempre effettuato in caso di forti oscillazioni. Su Alitalia, questo esame è in corso da mesi proprio a fronte delle forti oscillazioni e, con ancora maggiore attenzione, dopo il saliscendi delle ultime ore. Lo scorso ottobre, nel corso di un'audizione parlamentare Cardia aveva riferito i risultati di un lungo monitoraggio sull'operatività del titolo (ossia chi compra e chi vende) dai quali emergeva un quadro di scambi molto diffusi e polverizzati effettuati da day trader con operazioni di piccolo cabotaggio senza grossi impatti sul titolo.
Le stesse fonti ricordano inoltre come «sullo stato di salute finanziaria della compagnia si sa praticamente tutto. La compagnia è nella cosiddetta black list e ogni mese è tenuta a comunicare al mercato una serie di dati per cui il mercato è ampiamente informato. La volatilità di questi giorni - aggiungono - fa parte della fisiologia di questa fase della privatizzazione».