È stato annullato l'incontro previsto per domani mercoledì 9 aprile, tra i rappresentanti dell'Alitalia e quelli dei sindacati. Lo hanno riferito fonti sindacali non specificando il motivo che ha portato all'annullamento della riunione. Per giovedì è stato invece confermato l'incontro a Palazzo Chigi.
Sconcerto e disappunto dei sindacati per l'annullamento della riunione con l'azienda. A manifestarlo tutte le nove sigle sindacali (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Sdl, Anpac, Up, Anpav e Avia) in una lettera inviata al direttore centrale per le risorse umane di Alitalia, Massimo Cestaro. «In relazione al rinvio sine die della riunione azienda- organizzazioni sindacali e associazioni professionali, fissata per mercoledì 9 aprile p.v., nel prendere atto della vostra decisione manifestiamo sconcerto e disappunto in considerazione della manifesta criticitá in cui versa l'Alitalia e riconfermiamo da subito piena disponibilità alla ripresa del confronto».
L'appuntamento era stato fissato venerdì scorso nel corso dell'ultimo incontro tra Alitalia e sindacati ed era poi stato formalmente convocato lunedì. Le parti, come era stato concordato venerdì, avrebbero dovuto avviare una verifica sulle azioni congiunte e gli eventuali ulteriori interventi da mettere in campo per la piena attuazione del piano stand-alone predisposto dall'ex presidente di Alitalia, Maurizio Prato, in modo da garantire l'operatività dell'aviolinea per tutta la stagione estiva.
Bruxelles, intanto, non cambia posizione su Alitalia: basta aiuti pubblici, ma - a conferma di una grande attenzione europea a quello che succede in queste ore - avverte i sindacati italiani: «valutate bene le conseguenze delle scelte». Il giorno dopo la conferma dell'offerta da parte di Air France ad Alitalia - e in attesa dell'incontro con i sindacati a Roma - è stato il commissario europeo ai Trasporti, il francese Jacques Barrot, a lanciare il monito. Era al Parlamento europeo per l'esame in commissione del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo, fresco di approvazione definitiva da parte dei 27 nel Consiglio dei ministri di ieri a Lussemburgo. Inevitabilmente avvicinato per un commento sulle traversie della compagnia aerea italiana, Barrot - per una volta - ha risposto: : «occorre che i sindacati valutino bene le conseguenze delle loro scelte, delle loro azioni».
Le parole del commissario francese suonano come un chiaro avvertimento a non chiudere l'ultimo spiraglio dopo che Jean-Cyril Spinetta, il numero uno di Air France che aveva abbandonato il tavolo della trattativa, ha ricevuto il pieno avallo dal proprio consiglio d'amministrazione.