Aristide Police, avvocato napoletano quarantenne, è stato nominato giovedì presidente di Alitalia dopo le dimissioni di Maurizio Prato. A Police, però, non sono stati affidati poteri esecutivi, dunque non ha alcuna delega per proseguire una eventuale trattativa con Air France. Intanto il titolo rimarrà sospeso in Borsa fino all'8 aprile, quando si riunirà nuovamente il board della compagnia.
Le prove di recupero dei sindacati con Air France
La nostra proposta «non è ultimativa e siamo pronti a riprendere la trattativa con Air France-Klm, purché questa volta il confronto sia su basi reali». Questa la posizione comune espressa dai sindacati all'indomani della rottura del confronto con il vettore franco-olandese e le successive dimissioni del presidente di Alitalia Maurizio Prato. «La nostra proposta - ha detto il segretario generale della Filt Cgil, Fabrizio Solari - non è stata pensata per impedire o fermare il confronto con Air France con la quale siamo pronti a trattare». Fonti Air France da Parigi fanno sapere che «la porta non è chiusa».
«Auspico che prevalga il buon senso e che riprenda il filo della trattativa», ha affermato a margine dei lavori del vertice Nato di Bucarest il presidente del Consiglio dimissionario, Romano Prodi interpellato su Alitalia. Prodi ha però aggiunto di «non conoscere i dettagli tecnici» della trattativa e comunque «non ci devo assolutamente entrare». Il avoro diplomatico è stato affidato al sottosegretario Enrico Letta. Palazzo Chigi ha comunicato che procederà a verificare se gli sviluppi del negoziato «significhino la caduta definitiva dell'ipotesi di concentrazione tra le due società o se esistano ancora possibilità di accordo con i sindacati». Le nove sigle sindacali di Alitalia sono state convocate dalla compagnia per oggi alle 11.
Nel pomeriggio di ieri appello del presidente del Senato, Franco Marini, parlando della crisi di Alitalia nel corso di una conferenza stampa all'Hotel Ergife: «Mi preoccupo - ha dichiarato il presidente del Senato - dell'immagine dell'Italia e della sorte di migliaia di famiglie quindi l'appello che voglio fare è ad Air France e ai sindacati di vedere se il Governo ha la possibilità di riavviare il confronto visto che altro non c'è all'orizzonte».
Il ministero dell'Economia e delle Finanze, intanto, ha auspicato che il consiglio di amministrazione di Alitalia (in riunione fiume nel pomeriggio) provveda a «porre in essere tempestive iniziative in grado di assicurare il ripristino di un adeguato e completo sistema di governo dell'azienda e, in ogni caso, l'imprescindibile continuità nelle azioni di alta direzione della società». Inoltre il ministero ha fatto sapere di avere «preso atto» delle dimissioni del presidente e amministratore delegato di Alitalia, al quale è stato espresso «un vivo ringraziamento per il prezioso lavoro svolto in questi mesi per l'azienda».
Il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, pur non offrendo ancora alternative concrete, è tornato a ribadire il suo appello «all'orgoglio degli imprenditori italiani». «Ora che la trattativa si è interrotta - ha affermato ospite della Coldiretti - rivolgo un appello all'orgoglio degli imprenditori italiani. Non si deve partecipare con milioni e milioni, ma basta una fiche». Berlusconi ha quindi ribadito che «è nel nostro interesse avere una compagnia di bandiera» mentre da parte di Air France erano state proposte «condizioni di assorbimento di Alitalia che io ho definito offensive».
L'Alitalia non potrà in ogni caso ricevere nuovi aiuti di Stato dal governo italiano. Lo ha ribadito la Commissione europea esprimendo allo stesso tempo cautela sull'ipotesi di un prestito ponte per mantenere in vita la compagnia aerea nazionale e sottolineando che in caso di fallimento potrebbero essere autorizzate misure a sostegno del personale in esubero. (a cura di Alberto Annicchiarico)