L'assemblea delle Generali si è aperta a Trieste con il presidente Antoine Bernheim in attacco. Ai rilievi preliminari mossi da un socio ha ribattuto: "Vi prometto che risponderò in modo fermo a tutti gli attacchi ingiustificati e scandalosi" che si aspetta verranno mossi in assemblea.
Nel suo intervento d'apertura, pronunciato per la prima volta in italiano, il presidente ha ribadito la validità della governance del gruppo e dell'adeguatezza delle remunerazioni dei vertici della società, e ha rivendicato il merito della forte crescita del gruppo dal 2002 ad oggi. Generali, ha sottolineato Bernheim, è "un porto sicuro": "Abbiamo volontariamente rifiutato di acquisire mutui subprimes e abbiamo utilizzato i prodotti derivati in modo molto marginale e solo nell'interesse della gestione".
Benheim ha anticipato ai soci che verosimilmente l'utile del primo trimestre 2008 sarà superiore a quello dell'esercizio precedente a seguito di una crescita dei premi del 5% (senza considerare Intesa Vita) con una raccolta di oltre 12 miliardi nei rami vita e di quasi 7 miliardi nei danni. I buoni risultati ottenuti dal gruppo sono stati sottolineati nel suo intervento iniziale anche dall'amministratore delegato Giovanni Perissinotto: "L'esercizio 2007 è il migliore dei 175 anni di storia delle Generali" e il primo trimestre vedrà un utile netta "in buona crescita, per intenderci una crescita a due cifre rispetto primo trimestre 2007, con il risultato operativo danni in crescita grazie al migliorameno degli indici tecnici, mentre quello vita in calo per via dell'andamento dei mercati finanziari".