Continua inarrestabile la marcia del petrolio sui timori che la forte domanda cinese possa rendere insufficienti le forniture. Il barile di greggio Wti con consegna a maggio (che scade oggi) è stato trattato a fine mattinata ora di New York a 119,26 dollari dollari mentre il Brent del Mare del Nord con consegna a giugno ha superato per la prima volta la soglia dei 115 dollari . Il sabotaggio alle installazioni petrolifere di Shell in Nigeria e il no dei Paesi Opec a un incremento della produzione continuano a spingere i corsi dell'oro nero.
Opec: aumenteremo la produzione.
«Aumenteremo di 5 milioni di barili al giorno al 2012, 9 milioni al 2020» la produzione. Lo ha detto Abdallah Al Badri, presidente dell'Opec, precisando che i prezzi non è l'organizzazione a deciderli, ma «li decide il mercato». Sulla stessa linea del presidente dell'Opec è Mohammed Al Aleem, ministro dell'Energia del Kuwait. «L'Opec non può decidere i prezzi, i prezzi li decide il mercato». Ci sono, secondo Al Aleem, vari elementi che incidono sul livello dei prezzi. «C'è una forte speculazione. C'è bisogno che i Paesi consumatori e produttori dialoghino. E sono fiducioso su questo»
Benzina e gasolio da record
Nuovo record anche per i prezzi della benzina che raggiunge gli 1,413 euro al litro (a un passo dal record assoluto di 1,422) mentre il gasolio schizza a 1,399 euro. Spinti dai nuovi massimi del petrolio i prezzi dei carburanti hanno registrato oggi nuovi rincari. Con l'Agip che - secondo l'aggiornamento di Quotidiano Energia - ha aumentato di 1,5 centesimi al litro la verde a 1,413 euro ed ha rialzato di 1 cent il gasolio a 1,399 euro al litro. Si tratta dei massimi storici, anche alla luce dello sconto fiscale di 2 centesimi attualmente in vigore.