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Ryanair: «Alitalia è un bambino viziato»

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2 aprile 2007

La più grande compagnia low cost d'Europa accusa il Governo italiano di bloccare la concorrenza e scrive alla Commissione europea

Alitalia è un bambino viziato che non sa camminare da solo. Così il capo comunicazione di Ryanair, Peter Sherrard, nel corso di una conferenza stampa a Roma, definisce la nostra compagnia di bandiera. «Il Governo italiano - ha detto Sherrard - ha fatto troppo per aiutare Alitalia e per proteggerla dalla concorrenza». Ora, poi, la compagnia italiana, «è diventata parte della campagna elettorale». Sono due le compagnie aeree che falliscono in Europa, ha sottolineato il capo comunicazione di Ryanair: l'italiana Alitalia e la greca Olympic, ovvero quelle «che vengono troppo supportate». Sherrard si è augurato che il governo italiano «smetta di proteggere Alitalia dalla concorrenza perché non fa bene ad Alitalia ed è un abuso delle regole europee».

Sherrard ha anche annunciato che la compagnia, la più grande low cost d'Europa, ha scritto una lettera alla Commissione Europea in cui chiede un intervento per fermare i ripetuti tentativi del Governo italiano di negare ai consumatori italiani tariffe base a scelta. Secondo Sherrard si tratta di «ripetuti e illegali tentativi» messi in atto dal governo italiano «per eliminare la concorrenza a tariffe basse ad Alitalia». E accusa il Governo italiano di una serie di violazioni. «Nel 2005 - dcie Sherrard - il Governo ha fabbricato falsi reclami in merito al rumore all'aeroporto di Ciampino, che poi sono caduti, perché la vera causa del rumore erano i voli militari e non Ryanair. Nel febbraio del 2006 il governo ha falsamente affermato che i cinque aerei Ryanair di base a Ciampino non erano basati lì in un tentativo illegale di deviare i voli serali su Fiumicino, condizionando migliaia di passeggeri». Secondo il capo della comunicazione di Ryanair, poi, «nel maggio del 2006 il governo italiano ha imposto un monopolio illegale di continuità territoriale tra Roma e Alghero, forzando Ryanair a smettere di offrire tariffe basse su questa rotta».

Nel 2007, inoltre, secondo Ryanair il governo italiano avrebbe emanato un decreto, «annunciando dei lavori alla pista di Roma Ciampino per forzare Ryanair a un'immediata riduzione dei voli a Roma Ciampino. Nessuna prova è stata mai fornita alle compagnie aeree della necessità dei lavori alla pista e le autorità italiane hanno anche rifiutato di spiegare perché l'aeroporto doveva essere chiuso ai voli Ryanair». «Nel novembre 2007, infine, - ha concluso Sherrard - il Consiglio di Stato ha ordinato di sospendere i tentativi illegali di Enac di ridurre la capacità di Ciampino. Malgrado questa ordinanza, le autorità italiane non hanno assegnato a Ryanair, per questa estate, sufficienti slots nello scalo di Ciampino, forzando la compagnia aerea ad altre azioni legali. Azioni che continueremo a portare avanti ma che, in un mercato in libera concorrenza, non dovrebbero essere necessarie». (N.Co.)

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